Il primo passo del gioiellino di Commisso: fuori Moena, dentro Viola Park
La notizia è stata di quelle spiazzanti, nonostante qualche flebile ipotesi fosse già stata azzardata. La Fiorentina ha deciso (anche se ancora non in via ufficiale) di svolgere il prossimo ritiro estivo al nuovo centro sportivo, i cui lavori dovrebbero terminare entro primavera. Il Viola Park si candida subito – com’è giusto che sia – ad ospitare la squadra per il periodo di costruzione della stagione, a patto che i 35° di media di luglio di Bagno Ripoli consentano gli stessi benefici della montagna.
La scelta di lasciare Moena dopo dieci stagioni è forte, ma confacente nell’ottica di una società che vuole dimostrare quanto di buono fatto con l’ambiziosissimo progetto nella Piana. Nonostante i vari ritardi, dovuti anche all’aumento dei costi delle materie prime, il gioiellino del presidente Commisso freme per entrare in campo, sostituendosi a un elemento validissimo com’era la location in Val di Fassa.
Nelle prime ore dall’annuncio informale, la maggior parte dei tifosi non ha accolto piacevolmente la novità, anche se i più a causa della nostalgia dal non poter ritornare nella Moena Viola. D’altro canto, si presume che molti di più in questo modo potranno assistere al ritiro di luglio 2023, data la vicinanza del capoluogo dal centro di allenamento. Certo, la calura fiorentina non aiuterà molto (soprattutto i calciatori) ma il legame col Viola Park potrebbe così essere immediato, considerata anche la lunghezza che solitamente contraddistingue un ritiro estivo.
Fiorentina-Firenze e Viola Park-ritiro. Sono questi i due binomi che accompagneranno nelle stagioni a venire la preparazione della Prima Squadra, nonché della Primavera e del Femminile. Il nuovo centro operativo non è stato ancora ultimato, ma già fa capolino per una mini rivoluzione della società. Ritiro più vicino ai tifosi come luogo di incontro e raccolta per collezionare tanti momenti tra Firenze (e Provincia) e Fiorentina.