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Vi prego, una quarta volta in Conference League no. Faccio appello al presidente Mattarella, a Papa Francesco, ma sì, anche a Trump. Intervenite voi se la Fiorentina dovesse nuovamente qualificarsi per la coppa di terza categoria. Oggi la squadra viola è proprio in quella posizione dopo aver annusato perfino il profumo di Champions. Era pretendere troppo? Forse. Tuttavia ci sono annate dove ti gira tutto bene (era proprio il caso della Fiorentina fino a qualche settimana fa) e basta poco per restare in cresta d’onda. E altrettanto poco per cadere rovinosamente (come sta succedendo da sei partite).

Oggi, secondo la classifica della Lega, i viola sono al sesto posto che equivale ai preliminari di Conference League. Sappiamo bene che in base a chi vincerà la Coppa Italia questo “privilegio” può slittare al settimo posto. Insomma siamo lì, sul ciglio del burrone.

Sia chiaro: se la Fiorentina quest’anno riuscisse a vincere la Conference al terzo tentativo, farò festa. Non tanto per il trofeo, che di prestigioso ha poco, quanto perché il successo comporterebbe la partecipazione all’Europa League, coppa di tutt’altro livello. Almeno quando estraggono le squadre con cui dovrà misurarsi la Fiorentina non sarò costretto a consultare Wikipedia per scoprirne esistenza e Paese di appartenenza.

Oltre a Mattarella, Papa Francesco e Trump, rivolgo un accorato appello alla società e al presidente Commisso per qualche mossa di fine mercato risolutiva (anche se sarebbe stato meglio anticiparla, ma insomma…). Pregi e difetti della squadra si conoscono da tempo. Dal predominio dei primi siamo passati, purtroppo, a quello dei secondi. In parte era anche prevedibile. Però non tutto è perduto.

Magari evitiamo di comprare qualche altro cocchino dell’allenatore. Con Nzola e Colpani abbiamo già dato. A meno che l’allenatore non provenga dal Real Madrid, dal Liverpool, dal Bayern.


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