Notti d'Europeo, pensando al futuro. L'estate è troppo lunga per le solite minestre riscaldate
Per un tifoso della Fiorentina, il periodo estivo è sempre quello più “complicato”. Noioso, lontano dai luoghi del cuore, come lo stadio e dalle attese febbricitanti per i big match che non ti fanno dormire la notte. E' vero, quest'anno c'è l'Europeo a tenerci compagnia in questo mare di solitudine e rassegnazione difronte all'ennesima finale persa. Atene è ancora un ricordo fresco, scolpito nella mente di chi davvero ci credeva e ancora non si capacita di cosa sia successo.
Le minestre riscaldate dell'estate
E poi si sa - inutile nasconderlo - a molti tifosi fiorentini la Nazionale Italiana non è mai andata giù. Almeno ad Euro 2020 c'era Castrovilli… anche se solo per una manciata di minuti contro un Galles in inferiorità numerica. L'estate, poi, è anche quel lunghissimo periodo, che non sembra finire mai, in cui i maggiori quotidiani, per mantenere quelle scarse vendite, lanciano i nomi più disparati. Ma più spesso - oramai - le stesse minestre riscaldate… perché chissà, magari questa è la volta buona che lo prendono. Un po' come la Juve con Berardi.
Aspettando di tornare nella Piana ripolese
In questo giugno che inizia a farsi davvero caldo, non viene che augurarsi che il ritiro al Viola Park inizi presto, per riavvicinarsi a quei volti che tanto ci fanno dannare, ma anche tanto ci fanno sentire bene. Nico è lontano, dall'altra parte del globo; Milenkovic in Germania lo seguiremo invece con grande attenzione. Chissà che sta combinando Ikone in tutto ciò. E chissà ancora quali pensieri affollano la mente di Palladino, erede dello scettro di uno dei tecnici più innovativi passati negli ultimi tempi a Firenze. Italiano… che momenti abbiamo vissuto insieme. E pensare che la sua estate si è tinta di rossoblù, ma non per sorseggiare mojitos sulle Ramblas. Estate - come canta Lorenzo Cherubini - l'eternità è un battito di ciglia.