Le ambizioni di un club si misurano soprattutto nelle grandi occasioni. E se non ora, quando?
“Siamo sopra le aspettative”, parola di Vincenzo Italiano dopo la vittoria della Fiorentina a Monza. In effetti, la rosa viola non è costruita per affermarsi in pianta stabile a cavallo della zona Champions League, ma il tecnico non lo sa e ce la porta lo stesso, rimanendo nell’Europa tanto ambita (dal quarto al sesto posto) fino ad anno nuovo.
Credere nell’eccezione
E ora arriverà il 2024, arriverà gennaio. Siamo alle porte di un mercato che, per tradizione storica, difficilmente regala scossoni e colpi sfavillanti come spesso, invece, accade in estate. Eppure in un anno eccezionale, nel senso letterale del termine, in quanto eccezione, c’è la possibilità servita su un piatto d’argento di svolgere un mercato che sappia adattarsi a tale situazione, così rara e unica.
Non succederà più
Mai come in questa stagione le big restano a tiro della Fiorentina, a eccezione delle tre ‘a stelle e strisce’. La squadra se la gioca con qualunque avversario e, soprattutto nell’ultimo mese, ha dimostrato di avere maturità. La Viola è cresciuta tantissimo sotto il piano mentale: Italiano continua il suo lavoro sotto una luce diversa. Dove non arriva la qualità arriva il gruppo, finora sufficiente per continuare a battagliare per qualunque traguardo europeo, un’occasione sostanzialmente irripetibile.
Ma ora serve un aiuto
Rimane evidente, tuttavia, la necessità di una grande mano da parte del mercato, per alzare il tasso qualitativo della rosa. Difficile allargare le prospettive di lungo periodo senza un aiuto al primo artefice di questi ottimi risultati, Italiano. Da quest’ultimo si apprezzano maggiore flessibilità e più impegno nel leggere le partite, eppure una crescita decisa sotto il profilo tecnico, una volta per tutte, può far vivere ambizioni insperate più a lungo. E se non ora, quando?