"Zaniolo sarebbe stato un'altra scommessa dopo Kean e la Fiorentina deve stare attenta a quante intende farne. C'è stato un comunicato durissimo ed il clima è negativo, la questione stadio..."
Intervenuto a Radio Bruno, il giornalista e tifoso viola Angelo Giorgetti si è soffermato a tutto tondo sull'aria che tira nel tifo viola, toccando molti temi dell'attualità della Fiorentina.
“Il calendario va contestualizzato quando vedremo la Fiorentina che verrà fuori dal mercato, ad oggi serviranno almeno 8 giocatori tra titolari e prime riserve, giocatori di spessore. Ci vogliono almeno 2 difensori centrali, a centrocampo c’è da rifondare, poi il reparto offensivo. Se Palladino vorrà riproporre il modulo di Monza, ci vorranno due calciatori che facciano la differenza tra le linee. Spero che l’impatto sia buono, perchè aiuterebbe a vivere meglio la situazione. La stagione sarà tosta, l’anno è delicato, c’è grande attenzione attorno alle mosse di mercato da parte dell’ambiente, ricordiamo che c’è stato un comunicato durissimo e gli uomini mercato dovranno dimostrare dei guizzi. C'è un clima negativo e la Fiorentina deve prendere atto di questo”.
‘Kean va recuperato, Zaniolo sarebbe stato un’altra scommessa'
“La rosa dovrà essere profonda, Italiano era riuscito a far ruotare tanti calciatori, Palladino va conosciuto sotto questo punto di vista. Faceva solo campionato e Coppa Italia, in un ambiente con molte meno pressioni di Firenze. Quando si deve alzare l’asticella, l’impegno è notevole. Zaniolo è un talento, ma viene da stagioni fragili e credo per lui approdare all’Atalanta sia stata la soluzione giusta. A Firenze sarebbe stata un’altra scommessa, e la Fiorentina deve stare attenta alla quota di scommesse che fa. Kean ha talento ma è in parte una scommessa, un giocatore che deve essere recuperato”.
‘Non c’è stata un'evoluzione tecnica dall'arrivo di Italiano, la questione stadio ha stancato i tifosi'
“L'acquisto di Kean si porta dietro un’urgenza, anche in virtù dell’investimento fatto. Logico che lo si paghi un po’ di più, avendo bisogno di una soluzione rapida da assicurarsi. Lasciamo da parte i rapporti con la Juve sul mercato, sarà il campo a parlare, mettiamo in disparte la dietrologia. Non c’è stata un’evoluzione tecnica sul mercato dall’arrivo di Italiano, lo dimostra il fatto che la squadra del terzo anno era più debole di quella del primo. Lo stadio? Il ricorso della Fiorentina è stata una mossa che mi è sembrata ad effetto, durante il ballottaggio politico. Se bloccano i lavori poi la Fiorentina dove sarebbe andata a giocare? C'è stato un tira e molla che ha stufato le persone e speriamo si concluda bene, tra una settimana si avranno importanti novità a riguardo della capienza per la prossima stagione. Tra le pressioni, anche avere uno stadio a metà non aiuta".