Pruzzo: "C'è da chiedersi se la squadra segua ancora Italiano. Arthur si allena una volta a settimana, Bonaventura sembra aver staccato la spina. Non si può prendere gol come a Lecce ed Empoli"
A Lady Radio l'ex attaccante viola Roberto Pruzzo si è concentrato su tanti temi caldi sul versante Fiorentina, dal campo ai singoli.
‘In un mese e mezzo la Fiorentina è scivolata in classifica e ora non ha nè capo nè coda’
“La Fiorentina era quarta un mese e mezzo fa, con merito e prospettive di consolidamento. Il calendario conta, eccome, ma con squadre di medio-basso livello tranne l’inter ci si trova in una posizione di classifica preoccupante e occorre chiedersi se la squadra segua a ancora il proprio allenatore. In un campionato anomalo in cui il Napoli cambia 3 allenatori e le romane iniziano a rilento, perchè non approfittarne? E invece le ultime partite sono state deludenti con una media da retrocessione. Serve capire perchè la squadra va in campo e non ha nè capo nè coda”.
‘Mancano certezze, preoccupanti le situazioni di Gonzalez, Arthur e Bonaventura’
“Le parole di Italiano nel post gara? Per me non ci crede neanche lui…Se si è svantaggio è normale sbilanciarsi, ma se si può difendere un risultato preziosissimo come anche a Lecce, perchè bisogna andare a rischiare così tanto? Non si può prendere gol in quel modo. A Empoli al terzo contropiede, con Cancellieri entrato apposta per ripartire, la Fiorentina ha prestato il fianco. Certezze al momento non ce ne sono, Gonzalez fatica dopo l'infortunio. Arthur? Si è preso un calciatore che guadagna una cifra mostruosa, doveva cambiare il centrocampo e so che fa un allenamento a settimana…Bonaventura sembra che abbia staccato la spina e sia già pronto a giocare da un'altra parte. Tutte situazioni delicate nel momento decisivo della stagione”.
'Serviva continuità a Beltran, ora sembra le cose funzionino"
“Beltran già da tempo pensavo fosse il caso di dargli la maglia una decina di partite e cercare di capire bene il suo ruolo. Secondo me il suo ruolo naturale è quello della seconda punta. Serve tempo per l’inserimento dei calciatori e solo giocando ci si rende conto delle potenzialità. Mi sembra che dopo un percorso difficile le cose stiano iniziando a funzionare”.