Il piano di Pradè per tenere i migliori: Tutto parte dal centrocampo. I riflettori accesi di mezza Europa su Dodô

La crescita esponenziale di Fagioli ha convinto tutti. In mezzo al campo è lui il calciatore attorno al quale costruire la nuova Fiorentina. Tutti convinti, tanto da scavalcare nelle gerarchie quell’Adli fermato da infortuni e problemini, ma decisivo in grandi fasi della stagione viola. La Fiorentina proverà a tenere anche lui, con una formula diversa rispetto a quella pattuita con il Milan, provando ad inserire nell’affare Sottil, ma cercando di non rinunciarci. Insieme a Cataldi e a Mandragora in questo momento il centrocampo viola sembra davvero l’arma in più. Grazie anche alla massima forma fisica di tutti e ad uno stato di grazia che in questo momento sta rendendo tutto apparentemente semplicissimo.
E’ proprio a centrocampo che nascerà la Fiorentina del futuro, puntando sulla qualità. Quella qualità che Pradè ha portato in viola nelle ultime due sedute di mercato, le prime che ha potuto condurre interamente da solo, le prime che lo hanno visto completamente protagonista. Prima non era il solo a decidere e soprattutto non era sua l’ultima parola. Oggi, detto che poi è Commisso ad avallare tutto, sì.
Anche perché Rocco, che di difetti sicuramente ne avrà, ma ha un grande e riconoscibile pregio: lascia lavorare. Controlla ma non si intromette, verifica ma non smentisce, insomma conosce il gioco di squadra. Anche per questo Palladino, che ragiona allo stesso modo, gli piace molto.
Aprile sarà pieno zeppo di partite, a cominciare da stasera, ma sarà anche il mese dei riscatti, il periodo in cui traccerà la strada del prossimo anno. E ci sarà tanto da fare se si vorrà trattenere, come sembra, i migliori. Certo, come in ogni mercato, uno potrebbe andar via. Calciatori che hanno mercato, calciatori che piacciono. Kean il nome più gettonato, ma ci sarà da difendersi anche sui nuovi ‘attacchi’ a Comuzzo ma soprattutto a Dodô, uno che in questo momento ha acceso i riflettori di mezza Europa.