​​

Una delle note più liete della stagione della Fiorentina sinora è stato il rendimento di Alvaro Odriozola, terzino destro in prestito (secco) dal Real Madrid. Arrivato in estate per fare il titolare nella difesa a 4 di mister Italiano, l’impiego del laterale spagnolo è cresciuto con l’accumularsi delle partite giocate. Di conseguenza, anche il suo rendimento è migliorato e così anche la voglia da parte della società viola di acquistarlo a titolo definitivo.

Oltre alle sue innate capacità nella corsa e nella velocità, Odriozola si è distinto per il suo coinvolgimento nella fase offensiva. Soprattutto nelle interazioni con Nico Gonzalez. Infatti, quando l’ala argentina ha giocato dalla stessa parte del terzino basco, i due hanno trovato un’alchimia sorprendente. La qualità del rapido esterno basso di combinarsi, di sovrapporsi e di scaricare la palla al suo dirimpettaio più avanzato è stata un’arma che Italiano ha sfruttato a più riprese. D’altronde, non è un caso che i due si trovino così bene a lavorare sulla stessa corsia, dato il modo di sfruttare le fasce che risulta fondamentale nel gioco di Italiano. All’inverso, anche quando Nico non è stato schierato inizialmente sulla destra, la sua capacità di accentrarsi ha convogliato i palloni che Odrio riusciva a portargli.

Insomma, la facilità con la quale il terzino viola sale sulla fascia agevola anche il lavoro del rispettivo esterno, che può così risparmiarsi diversi metri di campo da percorrere. E, quindi, avere più ossigeno per tentare il dribbling sugli avversari. Senza le sortite di Odriozola, anche per Nico (o chi per lui da quella parte) sarebbe difficile affrontare i terzini avversari. Che -verosimilmente-saranno più riposati rispetto al piccolo numero 29 che viaggia a gambe levate sull’out di destra della Fiorentina.


💬 Commenti