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La rilevanza di Arthur Melo si percepisce quasi più quando non c'è anche perché quando è presente in mezzo al campo, la gestione del pallone scorre via quasi inavvertitamente. E' proprio in sua assenza invece che la Fiorentina paga dazio, lo si è visto palesemente contro il Verona (ma già prima in alcune uscite europee in cui era rimasto a riposo). 

Una settimana fa Italiano era stato costretto a gettarlo nella mischia, nonostante fosse “al 3%” a detta del tecnico, e l'inerzia della gara era cambiata. Ieri sera è tornato titolare, ancora non al top, ma quanto basta per determinare. D'altronde il suo profilo è uno dei pochi su cui non esiste alcun dubbio: era esattamente ciò che richiedeva Italiano. I due anni di quasi inattività hanno contribuito a renderlo raggiungibile per la Fiorentina e questi primi mesi a Firenze stanno facendo il resto, nella speranza che non siano anche gli ultimi.

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