Due anni e mezzo posson bastare. Ikone arrivato al capolinea, il Qatar chiama e la Fiorentina è tenuta a rispondere
Il tempo lo ha avuto, lo spazio pure (seppur agli inizi, Italiano non fosse così propenso ad utilizzarlo), ma adesso non c'è più un futuro per Jonathan Ikone a Firenze. Il francese, classe ‘98, ha fatto il proprio corso, e che corse… Solo in questa stagione, l’ex PSG ha trovato la porta cinque volte, dato che non sarebbe nemmeno orribile se non fosse associato alle più di quaranta presenze annuali. Ma ciò che ha fatto innervosire la dirigenza, e prima ancora l'allenatore, sono state le sue prestazioni. Tanto da farsi scavalcare nelle gerarchie prima da Kouame e poi da Sottil.
Delusione t-o-t-a-l-e
Ora, Jorko (neanche il soprannome sulla maglia gli ha portato fortuna…) è propenso a cambiare aria, nonostante non si trovi affatto in disaccordo con i due milioni e rotti di euro che Commisso gli versa ogni anno… Una delusione totale. Delusione nel vero senso della parola, dato che i tifosi viola si aspettavano ben altro dal campione di Francia 2021, approdato in Italia appena un anno e mezzo dopo. La Fiorentina, non vi è alcun mistero, aveva provato a venderlo già la scorsa estate, ma il mercato arabo non aveva offerto cifre irrinunciabili. Adesso, invece, è cambiato il fatto che è lo stesso club viola a volervi rinunciare.
C'era un tempo il tridente Gonzalez-Vlahovic-Ikone…
L'Al Duhail, formazione qatariota, si è messa sulle sue tracce, forte dell'interessamento del suo ex tecnico Galtier, forse il suo più grande promotore. Più che a Parigi - quando militava nelle file delle giovanili - Jorko ha brillato a Lilla, città a cui ha regalato una Ligue 1 prima e una qualificazione in Champions poi. Ma al Franchi, di quelle sgroppate di cinquanta metri palla al piede, o senza, non se ne è vista nemmeno l'ombra. Anzi, nell'ombra Ikone ci è rimasto volentieri, non prendendosi mai la briga di sforzarsi per dare quel quid in più all'attacco. C'è stato un tempo, in realtà durato pochissimi giorni, in cui la Fiorentina poteva vantare il tridente Gonzalez-Vlahovic-Ikone, ma, a causa della cessione del bomber e del fallimentare rendimento del francese, il solo Nico si è meritato la ‘10’ da sfoggiare dietro la maglia.