“L’importanza di chiamarsi Ernesto", ehm Giacomo, si intitolerebbe così la rivisitazione dell’originale opera di Oscar Wilde, in ottica Fiorentina. Perché il numero 5 viola, dopo aver saltato le ultime uscite per un problema fisico, torna regolarmente a disposizione di Vincenzo Italiano. Per la sfida al Torino, ci sarà anche lui, in un match che potrebbe significare chiudere in zona Champions a dicembre.

Bonaventura nelle due fasi

La Fiorentina, in effetti, non è la stessa con e senza il suo trequartista. Bonaventura non è solo fondamentale in fase offensiva, ma risulta decisivo anche per quanto riguarda il prezioso pressing in fase di non possesso. Si veda l’ultima rete segnata dalla compagine gigliata a Monza.

Una manna dal cielo

Inoltre, senza Jack, la Viola fa così tanta fatica a trovare lo specchio avversario. E, a differenza sua, Nico Gonzalez starà fuori ancora per molto. Non solo. La Fiorentina, con la Coppa d’Africa, perderà sicuramente Kouamé, ma molto probabilmente anche Nzola. Senza tutti questi attaccanti, il rientro di Bonaventura è una manna dal cielo per Italiano.

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