Lavori al Franchi posticipati come chiesto dalla Fiorentina? Un'ipotesi che incontra diversi ostacoli: dal difficile asse Roma-Bruxelles a un progetto Arup che prevede uno stadio-cantiere
Anche la Repubblica Firenze questa mattina torna sul tema restyling Artemio Franchi. Come ormai noto, una delle richieste della Fiorentina è quella di posticipare l’inizio dei lavori oppure di spostarne la fine entro il 2026, così da continuare a giocare al Franchi in attesa di un altro impianto disponibile (Padovani 2025?) oppure disputare le partite a capienza ridotta.
Il quotidiano, però, fa sapere che la strada dello spostamento temporale dei lavori è in salita per due ragioni: in primis per rompere i vincoli del PNC (fondi per lo stadio derivati dal PNRR) occorre una manovra sull’asse governo- Bruxelles tutt’altro che semplice. Poi c'è il discorso legato al progetto di Arup, che era stato ideato senza partite, con lo stadio che diventerebbe un cantiere totale per il più veloce sviluppo dei lavori. Lo stesso terreno di gioco sarebbe adibito a cantiere per l'avvicinamento delle curve.