L'attacco dei tifosi del Bologna: "Censurabili e non corrispondenti al vero le parole di un dirigente della Fiorentina. Si ricorda cosa fece nel 2001?"
L'esultanza di Vincenzo Italiano al termine di Bologna-Fiorentina tiene ancora banco. E questa volta in difesa dell'ex tecnico viola, ora guida degli emiliani, scendono direttamente in campo i tifosi della compagine felsinea.
“Dichiarazioni censurabili e non vere”
Il Centro Bologna Clubs, l’Associazione Percorso della Memoria Rossoblù e Futuro Rossoblù scrivono in merito: "Abbiamo letto e ascoltato molti commenti, considerazioni ed interpretazioni, peraltro distorte, in merito al post partita della gara Bologna-Fiorentina, e in particolare alle dichiarazioni di un dirigente viola (il riferimento è a Daniele Pradè anche se non viene mai nominato ndr), censurabili perché non corrispondenti al vero, oltre che tendenziose nel voler criticare il nostro allenatore addirittura sul piano umano.
Naturalmente il nostro allenatore non ha bisogno di alcuna difesa, in quanto sa farlo da solo, come ha già fatto. Come Coordinamento Club rossoblù, però, non possiamo esimerci dallo stigmatizzare l’involuzione mediatica di tutto ciò che ruota intorno al calcio, della quale queste esternazione sono solo le ultime di una lunga serie.
Pur di apparire, agevolati dalla grancassa dei social, ognuno si sente nelle condizioni di erigersi a protagonismo ed emettere sentenze che nulla hanno a che vedere con la realtà dello svolgersi dei fatti, quando sarebbe stato sufficiente riguardarsi le immagini del prepartita e anche del post fischio finale per rendersi conto che la valanga di parole spese a vanvera, oltre che a sprecare fiato, è servita solo ad esacerbare gli animi, ad inventarsi una realtà parallela dove sentirsi protagonisti per un minuto, sia pure protagonisti del nulla.
“Gli ricordiamo quello che successe nel 2001”
Ricordiamo infine a colui che ha innescato con la fantasiosa narrazione nell’immediato post partita tutta questa penosa vicenda, quanto accaduto nel febbraio del 2001. Allora, quando neppure quarantott’ore prima della partita Bologna-Roma (squadra della quale era un dirigente), un giovane calciatore della squadra rossoblù periva in un incidente stradale, non ci fu concesso il rinvio della partita e la squadra scese in campo nelle condizioni che tutti possono immaginare.
A proposto di rispetto, quindi, non ha nulla da insegnare, anche perché domenica nessuno ha mancato di rispetto a nessuno".