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Joe Tacopina, tra gli avvocati più quotati di New York e presidente del Venezia da due anni, ha parlato così di Rocco Commisso al sito de Il Corriere della Sera. Ecco le sue parole: "È una persona carica di entusiasmo, con grandi idee. Ha fatto molto per far crescere il calcio americano, è un uomo davvero con una visione ampia, un professionista di alto livello, contagioso con la sua vitalità nel lavoro. So però che i tifosi vogliono sapere soprattutto se ha o no disponibilità economica: posso rassicurarli, le risorse per fare un grande club proprio non gli mancano. Perché ha scelto la Fiorentina? Perché è l’uomo giusto al momento giusto: ha visto una grande occasione per sé, per la città e per i tifosi. La Premier League è il campionato più ricco al mondo, le leghe statunitensi sono macchine da soldi, ma nessun campionato ha il fascino e le potenzialità di crescita della Serie A. Noi americani amiamo l’Italia per la sua storia e il suo modo di vivere. Noi possiamo contribuire alla crescita investendo e mettendo al servizio le nostre conoscenze nel ramo commerciale e finanziario, aspetti vitali quanto il campo nei moderni club. Chi si butta in un’avventura del genere, facendo un investimento simile, non viene certo per fare brutte figure. Commisso ha le potenzialità per costruire una grande squadra, non basta però mettere soldi: tanti buttano vagonate di milioni per restare senza nulla in mano. Bisogna spendere sì, ma nel modo giusto. Che Fiorentina sarà? Ha ben chiaro un punto: non vuole essere il padrone ma il custode del club. Prima dei giocatori, dell’allenatore, dei dirigenti, viene la comunità. Di questo ne abbiamo parlato. Il club non è di proprietà del presidente, ma della comunità: è la vetrina della città. Commisso lo ha capito subito. Che consigli gli ho dato? Stare il più possibile in città, non farsi vedere una volta ogni tre mesi. La presenza è importante bisogna vivere vicino la squadra, immergersi nel tessuto della città, respirarne l’aria, incontrare le istituzioni, insomma essere parte integrante della vita di Firenze. Di acquisti non abbiamo parlato, ma per Commisso la Fiorentina è una benedizione, così come per la Fiorentina lo è Commisso. Lui è un uomo di successo, ambizioso. Il segreto è riuscire a combinare nel modo giusto infrastrutture e organizzazione. Un club moderno, che aspira a fare un salto di qualità, non può non avere un suo stadio. Per farlo però c’è bisogno di una struttura interna aperta, che dialoghi, non gelosa della propria area di competenza. La squadra dirigenziale che creerà sarà un mix: americani (magari più sulla parte finanziaria e commerciale) e italiani su quella più sportiva".






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