Quando Riccardo Sottil ricevette palla sulla sinistra, rientrò sul destro e disegnò una parabola perfetta sotto l’incrocio per l’1-0 della Fiorentina contro il Club Brugge, molti pensarono a un nuovo inizio. Perché l’esterno cresciuto nelle giovanili viola, da qualche partita, sembrava godere di una ritrovata ispirazione e si candidava fortemente a vivere da protagonista il finale di stagione. Invece, nel corso del secondo tempo, quella stessa notte di Conference League si trasformò per lui nell’ennesimo incubo. 

Un ruolo leggermente diverso

Un infortunio dal quale Sottil ha recuperato durante l’estate, facendosi trovare pronto per la preparazione con il nuovo tecnico Raffaele Palladino. Nelle amichevoli pre-campionato ha avuto spazio alle spalle dell’attaccante, in un ruolo leggermente diverso rispetto a quello ricoperto gli scorsi anni ma che forse potrebbe spalancargli nuove prospettive. Tecnicamente parlando, Sottil potrebbe ricevere palla in una zona di campo più vicina all’area, e chissà che questo non possa agevolare il suo rapporto con il gol.

L’ennesima (e ultima?) occasione

Quello che, in fondo, gli è sempre mancato in questi anni. Da non sottovalutare poi l’aspetto psicologico, forse quello sul quale Sottil dovrà lavorare di più. L’infortunio ha interrotto bruscamente un trend positivo che però adesso l’attaccante viola deve ritrovare, per poter rappresentare fin da subito una carta utile nel mazziere di Palladino. Lo abbiamo detto e scritto spesso, tanto vale ripetersi una volta di più: questa dovrà essere la stagione della svolta per Riccardo Sottil. E stavolta è quasi un ultimatum

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