Luigi Dell'Olio a FN: "Commisso ha disponibilità economiche infinite per gestire la Fiorentina. Se la cifra fosse veramente intorno ai 135 milioni la spiegazione di un tale prezzo potrebbe essere una soltanto"
La notizia della probabile vendita della Fiorentina al miliardario italo-americano Rocco Commisso da parte della famiglia Della Valle è la notizia che continua ad essere rilanciata da vari media nel mondo. Fiorentinanews.com ha voluto interpellare il giornalista esperto di calcio e economia Luigi Dell'Olio per Repubblica, Forbes e Private in merito ai dettagli e alle dinamiche di questa trattativa.
Dell'Olio, ci aiuta a inquadrare meglio Rocco Commisso? Ha veramente le possibilità economiche per gestire al meglio una società calcistica come la Fiorentina?
"Rocco Commisso è il tipico self made man, il tipico esempio del 'sogno americano'. Partito giovanissimo dal sud Italia, e senza grandi disponibilità economiche, ha creato un impero praticamente dal garage di casa sua. Oggi, dopo che aver riscattato una sua società quotata in borsa, è considerato uno degli uomini più ricchi degli Stati Uniti con un patrimonio di 4,5 miliardi di dollari circa. Stiamo quindi parlando di una persona che, teoricamente, avrebbe disponibilità economiche infinite per gestire una società di calcio. Per capirci, è molto più ricco di James Pallotta che gestisce la Roma".
Non le sembrano un po' pochi i 135 milioni emersi ieri come prezzo della vendita?
"Quei 135 milioni di euro di cui si è parlato ieri sembrano una cifra davvero irrisoria. Se è vero che Chiesa vale 70 milioni e Veretout 30 siamo già a 100 milioni con due giocatori, senza contare gli altri. Questa cifra è veramente fuori mercato se si pensa che la Fiorentina è tra i tre club di Serie A che non hanno debiti. La Fiorentina inoltre ha una struttura di costi molto contenuta, non stiamo parlando di una società dove paghi 135 milioni e devi farti carico di debiti o di contratti particolarmente onerosi. Negli scorsi anni i viola hanno rivenduto vari a giocatori a prezzo raddoppiato. Il valore del brand calcio sta crescendo tantissimo in maniera rapidissima, non è più soltanto uno sport, ma è entertainment. Valutare quindi quasi zero il marchio Fiorentina, una società sana, e quello che può rappresentare Firenze nel mondo è contro ogni logica".
Quindi come si spiega questa cifra?
"L'unica spiegazione che a questo punto posso darmi è che i Della Valle a questo punto non vedono l'ora di tirarsi fuori dal calcio, dove alla fine hanno sempre ottenuto risultati inferiori alle aspettative. Sono inoltre stanchi dell'ambiente che a loro avviso non li ha mai dato i riconoscimenti che meritavano. Questa è una cifra inferiore a quella su quale si è basata la trattativa della cessione della Sampdoria, che come brand non è paragonabile alla Fiorentina".