La Pier Luigi Nervi Project Foundation non si arrende: arriva il ricorso al TAR sul restyling del Franchi. Ma dal Comune arrivano rassicurazioni
Sulle colonne de La Nazione si torna a parlare dello stadio Artemio Franchi, sul quale nelle ultime ore si è abbattuta un'altra tegola dopo il taglio dei 55 milioni della commissione Ue, che ha costretto Palazzo Vecchio a modificare i piani e procedere all’aggiudicazione per lotti senza interruzione dei lavori che dovrebbero partire entro fine anno. La Pier Luigi Nervi Project Foundation ha infatti ricorso al TAR.
Da Comune di Firenze fanno sapere che "la notizia non sorprende e non ha influenza diretta sulle procedure di gara in corso, trattandosi di un progetto dotato di tutti i pareri in coerenza con le norme e i decreti del ministero della Cultura e finanziato con fondi complementari al Pnrr. Peraltro la norma nazionale per i progetti Pnrr per scongiurare che i ricorsi possano pregiudicare il rispetto dei cronoprogramma prevede motivazioni particolarmente stringenti ed esplicite che il ricorrente deve aver espresso al fine di poter accettare il ricorso"
Nonostante questo il nipote di Pier Luigi Nervi sembra determinato nella sua battaglia. La Fondazione aveva già emesso un primo alert per la tutela dello stadio Franchi nel novembre 2020. A seguito del progetto di David Hirsch della società Arup, vincitore del concorso internazionale proclamato il 7 marzo 2022. Nel febbraio scorso la Fondazione insieme a Icomos aveva scritto una lettera al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, esprimendo grandi preoccupazioni in merito alla tutela e alla conservazione dell’opera di Nervi, un capolavoro unico al mondo. Infine è arrivato il ricorso al TAR sul restyling.