Ikoné e quell'idea di segnale di gran cambiamento che può far dimenticare il sogno Berardi
C'è mercato e mercato, ci sono quelli che partono con determinate attese e finiscono per essere inguardabili, tipo il gennaio 2021, ed altri che sempre di aspettative importanti sono fatti ma che, nel caso attuale, potrebbero concretizzarsi finalmente in qualcosa di diverso. Ruota tutto intorno alla figura dell'esterno offensivo, una delle lacune più gravi della rosa della Fiorentina e la zona di campo dove c'è realmente maggior possibilità di intervenire in modo massiccio. Il nome su tutti è quello di Jonathan Ikoné, dopo che a fine estate (ma anche in queste settimane) era stato Domenico Berardi, il sogno più grande forse per la società viola.
Che sia l'azzurro oppure il francese, nettamente favorito, la sensazione incoraggiante però è comune ed è quella del cambiamento, nelle ambizioni e nel modo di fare, un po' quanto tutti stavano aspettando dal momento dello sbarco di Commisso. In entrambi i casi si parlerebbe di ottimi calciatori, in grado di garantire da subito il salto di qualità. Una bella differenza con i Kokorin e i Malcuit che tanto sapevano di toppe messe lì tanto per fare, per altro in una squadra che rischiava grosso in zona retrocessione. Se il sogno Berardi non si avvererà insomma, la Fiorentina avrà modo di cadere in piedi e di consolarsi alla grande con un giocatore di alto calibro, in grado di garantire lo stesso tipo di ambiziosa intenzione.