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Kean Fiorentina
Moise Kean in primo piano. Foto: Fiorentinanews.com

Moise Kean “rischia” di entrare già nella storia della Fiorentina. Sicuramente la sua tripletta al Verona gioca un ruolo importante in questa storia ma i numeri dell'attaccante in questo inizio di stagione… fanno davvero paura. 8 reti in 11 gare di Serie A, altre tre in Conference per un ragazzo che nella passata stagione ne aveva segnati… zero. La Juventus Moise l'ha lasciata con più di qualche dubbio, dopo anni di tira e molla con il club più ambito dai calciatori italiani. Ma alla fine sposare il progetto viola è stata la scelta giusta. Kean a nemmeno metà novembre è già un leader, un punto di riferimento per il gioco e i calciatori di Palladino

Il paragone: Kean e Immobile

La sua storia, il passaggio da un top top club a una squadra comunque forte ricorda un po' quella di Ciro Immobile. Il centravanti, oggi al Besiktas, prima di scrivere la storia della Lazio ha provato a sfondare in piazze più importanti. Juventus, Borussia Dortmund ma è doveroso citare anche il Siviglia ultra-campione d'Europa League. Nella stagione passata in Germania, appena 3 reti in 24 gare, poi la decisione, la scelta di vita biancoceleste che lo ha lanciato nell'Olimpo degli attaccanti italiani della storia. E perché Kean non potrebbe fare lo stesso? Male alla Juventus, club che comunque ha avuto il coraggio di far esordire un 2000 come lui, il primo a segnare in A; peggio all'Everton, un po' meglio a Parigi, ma giocando da esterno. Quest'estate la scelta di abbracciare Firenze, la sua nuova casa, quella che potrebbe farlo esplodere anche in Nazionale

Immobile alla Lazio a 26 anni, Kean a Firenze a 24

Anche Immobile è approdato “tardi” a Roma. A 26 anni forse ci credeva soltanto Lotito ma nei suoi otto anni nella Capitale ha sfornato 169 reti, uno dei migliori di sempre. E le doti tecniche dell'ex Azzurro non sembravano tanto superiori a quelle del numero 20 di Palladino. Per la verità, Immobile ha girato molte più squadre rispetto a Kean: Sorrento, Juventus, Siena, Grosseto, Pescara, Genoa, Torino, Borussia, Siviglia e ancora Torino prima di entrare nella leggenda della Lazio. Kean è partito più da ‘predestinato’, il Charles Leclerc del pallone: ancora poche vittorie ma sotto sotto un potenziale enorme. A Moise la scelta: continuare così ed entrare nella storia viola oppure fare come Vlahovic e spezzare a metà un sogno chiamato Champions League. Giù le maschere, la Fiorentina quest'anno ci può puntare e Kean non vede l'ora di rigiocare quella competizione. L'ostacolo, in caso, sarà costituito da quella clausola da 52 milioni. Ma ci penserà poi. Intanto, vanno bene le triplette e i secondi posti in classifica.

Se Kean non si ferma, ogni sogno è lecito. La stessa forza, la stessa fame di un attaccante che veniva da Reconquista...
Un sogno che va coltivato. Perché questa Fiorentina che vola, sta meritando tutto quello che ottiene. Difficile capire ...

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