Italiano OK ma non basta per una nuova Fiorentina e chi si aspettava una mezza rivoluzione in partenza è rimasto spiazzato. Commisso ci racconterà che squadra sta nascendo: L'importanza di avere le idee chiare
Il voto è alto, il ritiro della Fiorentina è ottimo, Italiano piace, sta nascendo un bel gruppo. C’è un però. L’estate, la montagna è sempre stata il momento dove i nervi sono distesi, i problemi lontani, dove tutto sembra migliore. Poi arriva il campo e arrivano le partite e lì la Fiorentina deve cambiare marcia, ripartire in modo diverso rispetto alle ultime stagioni e non sottovalutare le cose.
Le amichevoli estive per adesso sono state positive ma contro compagini di livello davvero basso. Una scelta, probabilmente, per provare anche a reintegrare tutti quei calciatori che nell’ultimo periodo hanno avuto dei problemi, per fargli riprendere fiducia, per mostrarli in ottica mercato. Una tattica, forse. Ma anche un modo per Italiano di entrare con calma, con concetti chiari, all’interno del gruppo. Cosa che sta facendo in modo chiaro, netto, autorevole. La sensazione è che ci volesse questo ad una squadra troppo autodidatta, troppo deconcentrata, troppo indolente in tanti tratti della stagione. Difficilmente tutto questo ricapiterà nel prossimo campionato, al di là della rosa che sarà costruita, e questo sarà già un gran punto di partenza.
L’allenatore probabilmente è stato trovato e sarà quello giusto. Ma ci sarà bisogno di tutto il resto per saltare dalla lotta salvezza al sogno Europeo. Servono giocatori forti, una società super organizzata, un clima disteso tra tutte le componenti. Al momento, speriamo solo al momento, si intravede poco dal punto di vista del mercato. Rinnovi, acquisti, cessioni: tutto tace o quasi. E tra venti giorni comincia la Coppa Italia e parte la nuova stagione. Tutti si sarebbero aspettati, dopo due anni di sbagli e delusioni sportive, un avvio pirotecnico, una mezza rivoluzione. Ma, Gonzalez a parte (grande acquisto, bene ricordarlo), c’è poco da raccontare. Commisso, che tornerà presto a parlare, magari avrà le idee più chiare delle nostre e ci racconterà che Fiorentina sta nascendo. Da fuori si fa un po’ di fatica ancora a capirla, a disegnarla. Ma la cosa più importante è che le idee chiare le abbiamo loro, non noi. Tra un mese comincerà una annata decisiva.