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L'attaccante della Fiorentina Moise Kean ha parlato in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera. Il calciatore viola si è raccontato tra passato, presente e futuro. Queste le sue parole, iniziando dalla partita di domenica contro la Juventus: 

“Contro i bianconeri nessun astio. Se non avessi scelto di andare alla Juve, oggi non sarei qui e non avrei fatto questo tipo di carriera. Il Torino è una grandissima società, però non ho resistito al fascino dei bianconeri. Ero un bambino e a quell’età non stai tanto a guardare la rivalità tra le squadre. Ma ho scelto bene: dovevo fare quel salto. Sentivo dentro di me la voglia di provarci”.

E sulla scelta della Nazionale azzurra: “L’ho scelta perché sono nato qui ed è giusto rappresentare il Paese in cui sei nato. Anche se il mio sangue è ivoriano e non lo dimentico. E' un onore indossare questa maglia e essere in competizione con Mateo (Retegui ndr) mi motiva ancora di più. Lui segna tanto, ma anche io so cosa posso fare”. 

E ancora sulla Fiorentina: “Il centro di allenamento alla Continassa è bellissimo e funzionale ma il Viola Park è qualcosa di meraviglioso. Perfetto per lavorare. In un ambiente così non puoi che fare bene. Bisogna fare un applauso al presidente Commisso, sta dando tanto amore alla Fiorentina. Ho ottime sensazioni, stiamo facendo un bel percorso. Abbiamo fame e non ci vogliamo fermare”. 

E la chiosa sull'esultanza: “Il Griddy. Quest’anno lo faccio di più, ma lo facevo già a Torino. Festeggio così perché il gol è gioia e liberazione”. 


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