Beccantini: "Commisso ha detto peste e corna della Juventus, salvo correre a offrirle il meglio dell'harem. Incarna il dottor Jekyll e mister Hyde del mondo che siamo"
Il passaggio che sta per essere ufficializzato di Moise Kean dalla Juventus alla Fiorentina, ha ‘ispirato’ un commento piuttosto forte scritto dal giornalista Roberto Beccantini sul Corriere dello Sport-Stadio.
Dottor Jekyll e mister Hyde
“Rocco Benito Commisso, 74 anni, calabrese di Marina di Gioiosa Ionica, borsa di studio alla Columbia University, laurea in ingegneria industriale, dal 2019 proprietario-presidente della Fiorentina, incarna il dottor Jekyll e mister Hyde del mondo che siamo” scrive il Beck.
E poi sottolinea il fatto che Commisso ha sempre stigmatizzato il comportamento della dirigenza della “Vecchia Peccatrice di Torino. Per le plusvalenze, per i bilanci, per le penalizzazioni. In verità, ha aggredito anche i debiti di Steven Zhang, ex mandarino dell’Inter, e l’artiglieria di Urbano Cairo, padrone del Torino, reo di aver puntato i suoi giornali-cannoni contro le turgide barricate della Viola. Ma la Goeba è la Goeba”.
Quinto affare
Eppure gli affari di mercato si sono ripetuti: “Non il primo, durante la sua gestione. Il quinto, addirittura. Dopo Federico Chiesa e Dusan Vlahovic dall’Arno al Po. Dopo Rolando Mandragora (definitivo) e Arthur (in prestito) dal Po all’Arno”.
“Rocco e i suoi fratelli dicono peste e corna dell’acerrima rivale e poi…”
Infine: “Rocco e i suoi fratelli dicono peste e corna dell’acerrima rivale, sbandierando e rimpiangendo, a parità di brogli, la severità delle leggi degli Stati Uniti. Salvo poi correre a offrirle, in occhiali scuri, il meglio dell’harem. A pagamento, naturalmente, ma il “pecunia non olet” non è slogan che li assolva”.