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Durante i 17 anni della gestione della famiglia Della Valle, una caratteristica che spesso è stata "deficitaria" al club viola è stata sicuramente la comunicazione. Freddi comunicati e una distanza sempre più siderale dalla città di Firenze. Negli ultimi anni tra la proprietà e il tifo fiorentino ne abbiamo viste di cotte e di crude. Per un parere su quest'ultime argomentazioni, ma non solo, Fiorentinanews.com ha contattato il giornalista e presentatore Giorgio Micheletti.

Si ha la sensazione che la famiglia l'attuale proprietà della Fiorentina sia andata sempre più a peggiorare sotto il punto di vista della comunicazione?

"Dipende da come si vede la situazione. Se dovessi ragionare da non addetto ai lavori dico che pian piano hanno "peggiorato" la loro comunicazione negli anni, perchè nei comunicati esprimono determinati concetti che non sono ne tempestivi ne coerenti col momento in cui vengono rilasciati. Ma so che i Della Valle sono persone estremamente riflessive e credo che nessuna cosa venga mai detta senza sapere cosa può portare".

Come mai secondo lei i Della Valle non si sono presentati neanche all'ultima partita contro il Genoa?

"Credo che la loro assenza all'ultima giornata di campionato sia l'ennesima conferma che a loro della Fiorentina non interessa più niente. Se si fossero presentati allo stadio all'ultima partita contro il Genoa, ci sarebbe stato da dare delle risposte. E probabilmente loro o non le avevano o non le volevano dare. La scelta di non essere allo stadio domenica scorsa rientra nelle 'strategie' di comunicazione, che sono pessime, ma hanno sempre un significato".

Potrebbe cambiare il futuro di Chiesa con un cambio al vertice?

Dipende che accordo ci sarà nella cessione. Se nella cessione della società Chiesa viene ceduto nel "pacchetto Fiorentina", c'è la possibilità che il nuovo proprietario possa provare a trattenere il giovane talento. Le richieste di ingaggio di Chiesa sono altissime, per cui penso che all'80% possa comunque partire".

 


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