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Superchi, Rogora, Mancin, Esposito, Ferrante, Brizi, Chiaru­gi, Merlo, Maraschi, De Sisti, Amaril­do, Con questa formazione la Fiorentina di Pesaola si apprestava, l'11 maggio 1969, ad affrontare la Juventus. Era la penultima giornata di campionato, e i viola potevano aggiudicarsi lo scudetto. Dopo un momento di sofferenza in cui Superchi si supera due volte, ecco il gol del vantaggio. Cross in mezzo, il portiere bianconero non trattiene e Chiarugi ribadisce in rete. Al 23' del secondo tempo ancora un ispiratissimo Chiarugi manda in porta Maraschi, che trafigge Anzolin in uscita. E' il 2-0, e la festa della Fiorentina può cominciare. Un titolo meritatissimo, per una squadra, quella di Pesaola, che in tutto il campionato conobbe solo una sconfitta. Al termine del torneo la Fiorentina si piazzò dunque in testa alla classifica, davanti al Cagliari del capocannoniere Gigi Riva. Trascinata dai gol di Maraschi e dalle invenzioni di Amarildo, la Fiorentina vinse il secondo scudetto della sua storia, tredici anni dopo quello precedente. Una gioia che negli anni successivi non è mai stata replicata, semmai talvolta solo sfiorata. Chissà che con l'arrivo di Rocco Commisso e i suoi piani ambiziosi, sebbene in un calcio totalmente diverso, i tifosi viola non possano tornare a provare quelle emozioni.


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