Che fatica finalizzare, ma la Fiorentina ha (ri)dato segnali di vita. E quando l'ingranaggio funziona, migliorano in tanti
Per la Fiorentina e per i suoi tifosi, è stata una serata decisamente faticosa. I tempi regolamentari dei quarti di finale di ritorno di Conference League contro il Viktoria Plzen, visto lo 0-0 nonostante la quantità di occasioni e palle gol, sono stati piuttosto frustranti. Nei supplementari, tuttavia, la Viola si è presa la semifinale con pieno merito con le reti di Gonzalez e Biraghi.
Un incoraggiamento non da poco
Insomma, i problemi di finalizzazione della Fiorentina, noti ormai da lungo tempo e non risolti come prevedibile dal solo arrivo temporaneo di Belotti, restano. Ma la squadra vista in campo nell'ultima uscita ha ricordato (seppur a fasi alterne) una delle sue migliori versioni della stagione. Un segnale di vita molto importante dopo un mese estremamente complicato e anche scoraggiante.
Anche i ‘sufficienti’ alzano il livello
Quando gli ingranaggi girano nel modo corretto, la macchina della Fiorentina è bella da vedersi. I ragazzi di Italiano sono finalmente riusciti a trovare interessanti e rapide combinazioni, anche nello stretto, con diversi protagonisti in miglioramento, soprattutto coloro che solitamente, invece, non superano la sola sufficienza.
Si pensi alla prova di Kouame, che è riuscito a sfruttare gli spazi lasciati tra le linee dal Viktoria Plzen e ha sfoggiato il suo dinamismo, colpendo anche una traversa. Molto bene Martinez Quarta da subentrato, così come Maxime Lopez, che nelle ultime settimane si è ritagliato meritatamente il suo spazio. Ikoné spicca per la tecnica di base, mai del tutto sprigionata, ma vale comunque l'assist per il definitivo 2-0. Niente male neanche la prova di Rolando Mandragora.