Le nostre PAGELLE: Altro che Drago, questo è un Mostro! Callejon si ricorda come si fa e Vlahovic è bomber decisivo. La serata a vuoto di Igor
DRAGOWSKI: 8 Semplicemente splendido e decisivo, tiene su la baracca letteralmente parando il rigore a Joao Pedro. Poi nel finale si ripete sul tiro deviato di Marin, con un gran riflesso di piede: se a Roma c’era stato qualche dubbio sul raddoppio, stavolta condivide la palma del migliore: partita mostruosa.
MILENKOVIC: 6,5 Sempre sicuro, va al duello fisico con tutti e spesso ne esce vincitore. E’ il più coraggioso dei tre dietro, arrivando spesso anche nei pressi dell’area sarda. Tra i difensori è l’unico che non si permette alcuna ingenuità nel corso della partita.
PEZZELLA: 6 Più impegnato paradossalmente nell’area avversaria, dove spreca un’ottima occasione di testa poco prima di uscire. Poi però un fastidio muscolare lo costringe al forfait e nel minuto in cui tenta il recupero a bordo campo, Igor causa il rigore… 37’ Martinez Quarta: 6,5 A metà ripresa fa paura a tutti, perdendo un pallone su pressing di Simeone, che poi grazia la Fiorentina. Grande merito però nel rilanciare l’azione da cui nasce il gol del vantaggio.
IGOR: 5,5 Il Cagliari di per sé attacca poco ma lui rischia di compromettere la partita con una follia, la pedata a Joao Pedro in occasione del rigore. Resta per fortuna l’unica macchia della serata (e di questo periodo).
CACERES: 6,5 E’ il meno offensivo della linea a 5 e paradossalmente uno di quelli che spinge di più. In fase di spinta sembra quello di Torino e sfiora anche il gol con un bel tiro dal limite. Dal suo lato invece Oliva non crea pericoli, giornata in ufficio. 73’ Venuti: 6 Partecipa alle spazzate d’area finali e rintuzza la reazione del Cagliari.
AMRABAT: 5,5 Sarebbe il dirimpettaio di Nainggolan ma il duello finisce 0-0 perché nessuno dei due brilla. La Fiorentina tiene molto il pallone e il possesso non è proprio il suo forte, anche lui migliora nella ripresa dove aggiunge un po’ di precisione ai tocchi.
PULGAR: 5,5 Torna titolare dopo diverso tempo ma sembra un po’ in ritardo di condizione, sbaglia diversi passaggi e ad ora non è il regista che serve alla Fiorentina.
BIRAGHI: 6 Primo tempo con tanti cross che colpiscono il difensore, nella ripresa i giri del motore aumentano ed entra anche pericolosamente in area, mangiandosi un gol piuttosto clamoroso. Finale di grinta per fermare l’avanzata di Sottil.
CALLEJON: 6 La ricerca infinita della posizione sembra non trovare sbocco, fino ad un quarto d’ora dal termine quando pesca finalmente un cross dei vecchi tempi che Vlahovic deve solo spingere dentro. La sua partita però è piena anche di sofferenza tattica, alternandosi da trequartista a seconda punta ma senza grossi risultati: che l’assist lo aiuti a ritrovarsi fino in fondo. 81’ Borja Valero: s.v.
BONAVENTURA: 6 Nella prima fase alterna giocate buone ad altre meno lucide, come quando non pesca Biraghi solissimo in contropiede. Cresce nella ripresa dove sfiora anche il gol ma Cragno gli dice di no, la sensazione è che in appoggio a Vlahovic dia il meglio di sé.
VLAHOVIC: 7,5 Il sogno un po’ di tutti era quello di trovare un attaccante che decidesse le partite sporche e bloccate, magari su azione e finalmente è arrivato il momento. Molto attivo all’inizio, dove pecca solo di qualche tocco eccessivo nella preparazione del tiro. A un quarto d’ora dalla fine invece segna da attaccante d’area, una gioia per gli occhi. 81’ Kouame: s.v.
MILENKOVIC: 6,5 Sempre sicuro, va al duello fisico con tutti e spesso ne esce vincitore. E’ il più coraggioso dei tre dietro, arrivando spesso anche nei pressi dell’area sarda. Tra i difensori è l’unico che non si permette alcuna ingenuità nel corso della partita.
PEZZELLA: 6 Più impegnato paradossalmente nell’area avversaria, dove spreca un’ottima occasione di testa poco prima di uscire. Poi però un fastidio muscolare lo costringe al forfait e nel minuto in cui tenta il recupero a bordo campo, Igor causa il rigore… 37’ Martinez Quarta: 6,5 A metà ripresa fa paura a tutti, perdendo un pallone su pressing di Simeone, che poi grazia la Fiorentina. Grande merito però nel rilanciare l’azione da cui nasce il gol del vantaggio.
IGOR: 5,5 Il Cagliari di per sé attacca poco ma lui rischia di compromettere la partita con una follia, la pedata a Joao Pedro in occasione del rigore. Resta per fortuna l’unica macchia della serata (e di questo periodo).
CACERES: 6,5 E’ il meno offensivo della linea a 5 e paradossalmente uno di quelli che spinge di più. In fase di spinta sembra quello di Torino e sfiora anche il gol con un bel tiro dal limite. Dal suo lato invece Oliva non crea pericoli, giornata in ufficio. 73’ Venuti: 6 Partecipa alle spazzate d’area finali e rintuzza la reazione del Cagliari.
AMRABAT: 5,5 Sarebbe il dirimpettaio di Nainggolan ma il duello finisce 0-0 perché nessuno dei due brilla. La Fiorentina tiene molto il pallone e il possesso non è proprio il suo forte, anche lui migliora nella ripresa dove aggiunge un po’ di precisione ai tocchi.
PULGAR: 5,5 Torna titolare dopo diverso tempo ma sembra un po’ in ritardo di condizione, sbaglia diversi passaggi e ad ora non è il regista che serve alla Fiorentina.
BIRAGHI: 6 Primo tempo con tanti cross che colpiscono il difensore, nella ripresa i giri del motore aumentano ed entra anche pericolosamente in area, mangiandosi un gol piuttosto clamoroso. Finale di grinta per fermare l’avanzata di Sottil.
CALLEJON: 6 La ricerca infinita della posizione sembra non trovare sbocco, fino ad un quarto d’ora dal termine quando pesca finalmente un cross dei vecchi tempi che Vlahovic deve solo spingere dentro. La sua partita però è piena anche di sofferenza tattica, alternandosi da trequartista a seconda punta ma senza grossi risultati: che l’assist lo aiuti a ritrovarsi fino in fondo. 81’ Borja Valero: s.v.
BONAVENTURA: 6 Nella prima fase alterna giocate buone ad altre meno lucide, come quando non pesca Biraghi solissimo in contropiede. Cresce nella ripresa dove sfiora anche il gol ma Cragno gli dice di no, la sensazione è che in appoggio a Vlahovic dia il meglio di sé.
VLAHOVIC: 7,5 Il sogno un po’ di tutti era quello di trovare un attaccante che decidesse le partite sporche e bloccate, magari su azione e finalmente è arrivato il momento. Molto attivo all’inizio, dove pecca solo di qualche tocco eccessivo nella preparazione del tiro. A un quarto d’ora dalla fine invece segna da attaccante d’area, una gioia per gli occhi. 81’ Kouame: s.v.
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