Strada tracciata per le squadre B? Ecco le richieste dei club di Serie A. La Fiorentina...
Tra le tante strade ipotizzate per il rinnovamento del calcio italiano c'è anche quella delle seconde squadre, una grande realtà in Spagna ad esempio ma anche in Germania e che in Italia solo la Juventus è riuscita a imbastire, traendone comunque diversi frutti: da Fagioli a Miretti, passando per Soulé e Iling-Junior. Lunedì infatti il Consiglio Federale discuterà delle richieste avanzate dalla Lega Calcio per favorire nuove squadre B: da una quota d'iscrizione più bassa rispetto al milione e 200.000 euro attuali (circa il doppio rispetto alle quote dei club di Serie C) alla possibilità di disputare la Serie D in caso di retrocessione. E poi l'esigenza di avere tempi certi per l'iscrizione, senza aspettare slot liberati in estate da club inadempienti della categoria. Infine la possibilità di schierare nelle squadre B giocatori in via di recupero da infortuni (ad oggi possono giocarci solo calciatori con meno di 50 presenze in A o meno di 5 in prima squadra).
La Fiorentina dal canto suo è sempre rimasta guardinga su questo fronte, almeno nella gestione Commisso: sembrava invece molto più interessata nelle fasi finali dell'era Della Valle ma qualora dovesse prendere corpo la possibilità di creare una Fiorentina B in Serie C, la società viola potrebbe cogliere al volo l'opportunità così da valorizzare ancor di più il lavoro e l'utilità del Viola Park.