Braida: "Il Viola Park è importante ma poi fare l'ultimo step di crescita è difficile. In Italia tanti errori perché mancano le competenze per giudicare i giocatori"
Per tanti anni dirigente del Milan ma anche al Barcellona, Ariedo Braida a Radio Bruno ha parlato di Jovic e di Fiorentina:
"E' un buon giocatore ma nella mia testa da Milan resta un elemento che ha fatto cose anche positive ma a cui manca qualcosa per essere da grande squadra. Non è più un bambino, ha già un passato. La Fiorentina e il Viola Park? Il centro sportivo è la fabbrica dove si crea, è importantissimo. A volte si riesce a raggiungere un certo livello ma il gradino successivo è il più complicato. Arrivare da 30 a 31 è la parte più difficile. Per scoprire i calciatori c'è grande concorrenza in giro, dobbiamo essere intelligenti, metterci fantasia e capacità. Ci vuole molta competenza, nel calcio si fanno tanti errori per mancanza di competenza: in tanti fanno errori in Italia per questo problema.
Squadre B? Io sono favorevole, lo ero anche tanti anni fa quando su 20 c'erano solo 3-4 club interessati. Oggi credo che un po' tutti abbiano capito che il salto dalla Primavera è troppo alto, il modello Spagna che ho vissuto è molto interessante e ha dato ottimi frutti. Kayode è un'eccezione, non la regola".