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Nell' intervista rilasciata da Luca Ranieri a La Gazzetta dello Sport (qua la prima parte) Il capitano della Fiorentina si è soffermato a lungo sui suoi compagni di squadra, ecco le sue considerazioni: “Con Nicolò Zaniolo ci conosciamo da quando avevamo 4 anni. Scuola calcio, scuole medie insieme (entrambi sono di La Spezia ndr). Sembrava che già quest'estate Nicolò potesse arrivare; a gennaio mi ha chiamato per dirmi che era fatta. E sono felice che sia con noi. Andiamo a mangiare insieme, pure lui è papà”.

Comuzzo? Lo chiamiamo rouge, il rosso, o soldato. Ha i piedi per terra e non perde la testa. Ha tutto per diventare molto forte. Anche davanti siamo messi molto bene con Kean, Gudmunsson e Beltran. Kean non mi stupisce, lo conosco dalle nazionali, Gud ora che ha smaltito i fastidi muscolari sta dando tanto. È proprio un bel trio. La storia di Bove è stato innanzitutto uno spavento assurdo. Uno shock. Piangevamo tutti. Con l'Empoli giocare non è stato facile. Ora siamo felici perché Edo è con noi. Ma le dico che ci è mancato soprattutto in campo. Era un'annata fantastica".

Infine Ranieri torna sul recente passato della storia viola: “La finale persa che brucia di più è quella contro l'Olympiacos con un gol preso al 118'. Le differenze fra Palladino e Italiano? Il primo fa meno corsa e più possesso, il secondo corre di più. Ma sono due grandi e ora abbiamo battuto Roma, Lazio, Milan, Inter e Juve. Non è da tutti”.


 

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