ALLA FINE CE L'HANNO FATTA A SMONTARE LA FIORENTINA, PEZZO DOPO PEZZO. E NELLA MEDIOCRITA' CI SGUAZZA ANCHE PIOLI
C'è voluto un po' di tempo ma alla fine ce l'hanno fatta. Smontando pezzo dopo pezzo, la Fiorentina è passata dai fasti montelliani all'essere presa a pallate almeno per 80 minuti dal Cagliari. Una pochezza tecnica, tattica e caratteriale sconcertante, come avrebbe detto l'ottimo Abatantuono ai tempi d'oro, "l'apice dell'apoteosi della schifezza".
Verrebbe voglia di prendersela con questo e con quell'altro, ma se ci si pensa bene questa prestazione e questa annata sono semplicemente figlie di un non progetto calcistico. Da troppi anni si fa finanza e non calcio, in barba ai tifosi viola ai quali delle plusvalenze non gliene frega un benamato fico secco. E' chiaro che il calcio sia cambiato nel corso del tempo ed è chiaro anche il fatto che, per alcuni aspetti, la Fiorentina sia rimasta piantata al palo anche per colpe non proprie. Però il club viola se si è ridotto così, è in larga parte a causa di alcune decisioni sbagliate e un progetto ridimensionamento che è sotto gli occhi di tutti.
Non tutto quello che è stato fatto nel corso degli ultimi due anni è da buttar via, ci mancherebbe, perché alcuni giocatori buoni ci sono in rosa, ma sono eccezioni in un contesto francamente mediocre.
E in questa mediocrità purtroppo ci sguazza anche il signor Pioli, persona squisita, psicologo straordinario, al quale dovrà essere per sempre detto grazie per come ha gestito questa squadra dopo la tragedia che l'ha colpita, perché c'era veramente la possibilità di rotolare a valle in caduta libera. Ma se questa squadra non ha una parvenza di gioco, se questa squadra risolve mezzo problema per aggravarne altri due, se questa squadra pareggia 13 volte su 28 incontri giocati in A, buttando via punti preziosissimi, beh, possiamo dire che è anche colpa sua o commettiamo un sacrilegio?