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Ieri contro la Roma c'è stata l'ennesima prova: fare un attaccante della Fiorentina è un lavoro davvero snervante. Soprattutto se poi ti becchi la colpa, che è quello che succede a Vlahovic e Cutrone (tanto per citare solo le prime punte) praticamente sempre. Già, perché nella mente rimangono i controlli sbagliati e i tiri sbilenchi, ma non si pensa mai che quelle giocate sono frutto di uno dei pochi palloni giocabili della loro partita. Discorsi già fatti, ma da non sottovalutare. Se la Fiorentina vorrà provare a prendere un grande bomber ben venga, ma prima bisogna guardare dietro. Al centrocampo, per la precisione, dove serve come l'ossigeno un regista che gli attaccanti li sappia servire. Guardate Immobile, quanti gol avrebbe fatto senza Milinkovic-Savic e Luis Alberto? Certo ogni giocatore e ogni squadra hanno la loro storia, ma l'esempio aiuta a rendere l'idea. Con due, tre, massimo cinque palloni giocabili a partita gli errori di gioventù degli attaccanti della Fiorentina assumono dimensioni gigantesche. Una situazione che, per il bene di tutti, stavolta deve finire davvero.


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