Semplici: "Nessuno si aspettava la Fiorentina nella corsa Champions, merito di tutti. Rodriguez? Arriva da lontano, per ambientarsi possono servire mesi"
Questo pomeriggio l'ex allenatore di Spal e Cagliari Leonardo Semplici, durante un collegamento con Radio Bruno, ha avuto modo di analizzare alcuni dei principali temi in casa viola: dall'importanza di avere un tecnico come Italiano alle tante voci di mercato. Questo un estratto delle sue parole:
“Onestamente va detto che se in estate qualcuno mi avesse detto che la Fiorentina sarebbe stata in lotta per un posto in Champions League, non ci avrei mai creduto. Nonostante tutto bisogna essere estremamente contenti di quanto dimostrato dai viola in campo, oggi la squadra sta facendo un campionato veramente bello. Sono convinto che gran parte dei meriti siano di di allenatore, calciatori e proprietà: tutti insieme, lavorando giorno dopo giorno, stanno finalmente raccogliendo i primi frutti. Poi ovviamente qualche merito in più è di Italiano, uno dei grandi artefici delle ultime stagioni della Fiorentina: grandi meriti vanno al mister che in questi tre anni a Firenze ha sempre migliorato. Le tante polemiche attorno al mister e alla squadra? Noi fiorentini siamo particolari, non ci va mai bene niente. In questo momento però sta facendo un campionato sopra le aspettative e migliori di squadre che sarebbero più attrezzate. La continuità di risultati ha portato tanti meriti e soprattutto molti punti. Ci aspetta un girone di ritorno difficilissimo, la squadra ha bisogno di essere sostenuta: è lì e può giocarsela fino alla fine”.
‘Non so quali soluzioni possano essere provate per cambiare qualcosa nella Fiorentina’
Torna poi a parlare di Italiano e del grande lavoro fatto nelle ultime tre stagioni: ”Non so quali possano essere le soluzioni da provare per cambiare qualcosa in questa squadra, anche perche finora è andata appunto molto bene. Normalmente, in quanto allenatore, non mi metto nei panni di un altro, questo perchè è sempre difficile dare valutazioni su una situazione che non vivi in prima persona. E’ lui che passa tutti i giorni in compagnia dei giocatori, se decide di mettere in campo undici particolare è perchè durante la settimana ha avuto dei segnali, un allenatore vuole sempre mettere in campo la miglior formazione. Ci sono delle difficoltà, sta anche alla società migliorare dove può e dargli una mano, per continuare a coltivare questa classifica, ma non è semplice”.
‘Rodriguez? Sempre difficile far adattare i calciatori’
Ha poi concluso parlando di Brian Rodriguez, ad un passo dalla Fiorentina: “Sappiamo come funziona con il mercato di gennaio, è sempre più difficile fare certe operazioni soprattutto quando si è obbligati a migliorarsi. A questo si aggiungono le difficoltà nel far adattare un giocatore, seppur bravo, se proviene dall'altra parte del mondo: in alcuni casi ci possono volere anche cinque o sei mesi, e lo dico perchè l ho provato sulla mia pelle. Succede anche a quelli che arrivano da altre piazze più vicine. Non è semplice metterli nella condizione migliore, per essere giocatori determinanti. Hanno bisogno di tempo, se società e allenatori li hanno scelti vuol dire che hanno visto in loro qualità che possono essere utili".