Il silenzio dei NON innocenti
La finale di Atene ha lasciato strascichi importanti in casa Fiorentina. La terza partita decisiva per un trofeo persa in due stagioni, l'imminente addio di Italiano, la possibile rivoluzione in rosa, una conferenza stampa che dovrebbe spiegare cosa ne sarà della società viola e, eventualmente, quali sono le volontà di Commisso.
A proposito del presidente viola, dopo Atene qualche ora a Firenze e poi via, di nuovo negli Stati Uniti senza rilasciare dichiarazioni. Ci sarà probabilmente Alessandro Ferrari, dg e portavoce del presidente, a fare chiarezza sulla situazione societaria martedì insieme a Daniele Pradè. La cosa deve essere seria, visto che ultimamente a Firenze gli incontri con i giornalisti si sono ridotti al minimo e nemmeno indispensabile, barricando la squadra al Viola Park.
Che la situazione è seria lo aveva fatto capire in primis la Curva Fiesole con il comunicato fatto uscire dopo la sconfitta ad Atene. Una richiesta di chiarezza dura, che ha sottolineato le responsabilità di società e squadra in una stagione che senza Conference è al limite del fallimentare.
E così, se la parola non l'ha presa e non la prenderà Commisso, l'hanno presa i pochi giocatori che sono consapevoli di essere più o meno esenti dalle maggiori colpe per quanti riguarda la disfatta in finale. Dodô, Quarta e Beltran si sono espressi in queste ore sui social. Parole di scuse che servono ormai a poco, ma da parte dei tifosi viola è arrivato solo sostegno per le loro dichiarazioni vista la prestazione ad Atene e quelle durante l'anno.
Anche Biraghi ha provato a calmare le acque, riuscendo probabilmente nell'intento opposto dopo aver detto che, fin quando ci sarà lui capitano, tutti daranno il massimo per raggiungere gli obiettivi. Peccato che serviva farlo in un paio di occasioni che ormai sono sfumate.
Oltre a solito Italiano nel post partita, silenzio totale. Non ci si aspettava niente di diverso, anzi. Se devono parlare tutti per scusarsi e ringraziare i tifosi, diventerebbe stucchevole e piuttosto ridicolo, soprattutto da parte di chi in Grecia non ha dato quanto promesso. Alla fine chi non è mancato a nemmeno una trasferta da inizio anno non lo ha di certo fatto per sentirsi dire grazie. E non lo farà mai.
Adesso serve chiarezza. In qualsiasi modo sarà necessario farla. La Fiorentina di Commisso si trova per la prima volta a dover gestire una situazione del genere. Che si possa avere finalmente risposte dopo anni di dati, statistiche e record sostanzialmente inutili? Aspettiamo. Ormai siamo abituati. Aspettiamo martedì, poi basta.