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«Chi invecchiando è più acido, chi come il vino migliora», cantava Malika Ayane. E non è difficile comprendere quale parte della citazione è dedicata a Giacomo Bonaventura, che dopo tanto tempo si è preso il lusso di salire in cattedra alla Scala del Calcio. L’ex Milan ha trascinato la Fiorentina portandola all’ottava vittoria consecutiva, a un successo che in quel di San Siro mancava da quasi otto anni. Basta un suo colpo di testa a inizio ripresa, in una situazione da calcio d’angolo dove serviva l’uomo giusto al momento giusto: tutta la sua esperienza emerge nell’unico gol della partita.

Ma non è soltanto la rete realizzata a rendere il numero 5 viola il migliore in campo di Inter-Fiorentina. C’è da dirlo, i ragazzi di Italiano fanno fatica a domare un match estremamente confuso; ne viene fuori una prima frazione non propriamente eccellente, neanche da parte di Bonaventura, che si limita a un tiro da fuori e poco altro. La traccia della sua crescita in partita è la sponda per Saponara a fine primo tempo. La ripresa, invece, è tutta sua: gol, palloni deliziosi regalati ai compagni (come il tocco per Ikoné intorno all’ora di gioco), tanta corsa e movimenti continui, che fanno venire il mal di testa a Brozovic. Funge da collante centrocampo-attacco, ma come (quasi) sempre è molto di più.

A volte appare lento e compassato, all’eccessiva ricerca di una giocata illuminante, tenendo la palla tra i suoi piedi oltre il ‘tempo consentito’. Eppure in quei momenti sembra che la partita si adatti alla sua velocità, come se Bonaventura riesca a toccare con mano i ritmi di gioco, gestendoli come gli pare e piace. E questa caratteristica continua a stupire come se fosse la prima volta che lo si vede giocare. È vero, non si sta parlando di un fenomeno generazionale, ma di un calciatore che non riesce a emergere nella sua versione migliore con continuità, vuoi per l’età o per altri fattori. Ciononostante, se Jack Bonaventura decide di fare il Jack Bonaventura… la Fiorentina non vi può rinunciare. Ed è sempre un grande piacere vederlo così.

SIAMO TUTTI JACK BONAVENTURA
Nel volto di uno dei leader, dei più esperti e di coloro che praticamente mai perdono il controllo e cedono alle emozio...

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