L’ancata di Pinamonti stende Biraghi, ma compagni e tifosi non lo aspettano. Bordata di fischi al momento dell’uscita per il capitano della Fiorentina
Un episodio piuttosto singolare quello occorso al minuto 41 di Fiorentina-Sassuolo, quando Cristiano Biraghi, dopo uno scontro di gioco con Pinamonti, è rimasto a terra. Solitamente, trattandosi di un compagno di squadra, i giocatori che vestono gli stessi colori mettono la palla in fallo laterale per permettere l’ingresso dei sanitari, o quantomeno capire l’entità del malessere dell’acciaccato.
Nessun giocatore viola però, per più di un minuto di gioco effettivo, lo ha fatto. Biraghi era caduto a terra a seguito di un’ancata, del tutto naturale, di Pinamonti al 41’, restandovi per almeno altri sessanta secondi prima che lo stesso attaccante neroverde rischiasse di trovare la porta. Nel frattempo, i giocatori di Italiano erano riusciti a sfondare sulla corsia mancina, non riuscendo a chiudere l’azione con un pallone gettato nel mezzo da Bianco. Quello che però emerge da questa situazione è che nessun compagno di squadra abbia interrotto volontariamente il gioco per avvicinarsi al capitano dolorante.
Il numero 3 aveva cercato anche di rialzarsi, zoppicando, dopo aver notato il ribaltamento di fronte avversario, per poi reclamare l’intervento dei medici una volta che Pinamonti aveva strozzato la conclusione. A quel punto, la panchina ha mandato a scaldare Terzic - che subentrerà solo nel secondo tempo - proprio al posto del terzino sinistro titolare. I fischi che arrivano all’indirizzo di quest’ultimo, al momento dell’annuncio del suo nome dallo speaker per il cambio, fanno il paio con quelli dei tifosi spazientiti per i quasi tre minuti in cui Biraghi non è riuscito a proseguire.
Dai replay si può sentire anche una voce, presumibilmente di Italiano (“Biro, Biro”), che intima a Biraghi di rialzarsi. Niente, solo il pericolo di una potenziale azione offensiva, lo fa rimettere sulle sue gambe. Ciò che lascia perplessi è però la reazione dei suoi compagni di squadra: insofferenti per una prestazione che non sta affatto convincendo, non ci pensano nemmeno a fermare il gioco (per giunta, negli ultimi minuti della prima frazione). Gli stessi tifosi, memori di quella presunta – a loro avviso - perdita di tempo del giocatore, non esitano a riempirlo di fischi quando il tecnico decide di sostituirlo.
Piccolo ammutinamento o reazione naturale con la percezione che Biraghi non avesse nulla di grave? L’entità del colpo la può aver sentita solo il numero 3, ma resta il fatto che né il giudice di gara né gli altri presenti in campo abbiano preso sul serio la situazione. Una piccola fetta di leadership è stata rosicchiata durante questa situazione, che lascia dei dubbi sui continui colpi accusati dal capitano viola e sui momenti in cui protesta veementemente con l’arbitro per non aver fermato l’azione. (Con giusta applicazione del regolamento).