MEZZO MILIARDO PER LA FIORENTINA: Il piano di Commisso e i grandi investimenti già fatti e quelli che ha in mente per il futuro il numero uno viola
500 milioni di euro, praticamente mille miliardi delle vecchie lire: mettiamo la doppia cifra perché si capisca bene l'entità dell'operazione Fiorentina portata avanti da Rocco Commisso. Il presidente viola è riuscito questa estate ad entrare nel calcio che conta, nel campionato italiano e vuole continuare a starci da protagonista, non certo da comprimario.
Un piano ad ampio raggio e a largo spettro quello messo in atto dall'imprenditore italoamericano, che prevede un dispiegamento economico come mai si era visto da queste parti, nemmeno ai tempi dell'opulenza cecchigoriana prima che tutto sprofondasse in un terribile fallimento.
Il primo maxi investimento è stato quello fatto per acquisire il club: la cifra esatta ancora non è uscita ma si parla di 180 milioni di euro per convincere i Della Valle a cedere la società. Il primo mercato dell'era a stelle a strisce è stato un mercato chiuso sostanzialmente in parità, anche perché doveva arrivare la seconda, corposa, mandata di investimenti, quelli, per così dire, immobiliari. Acquisiti i terreni a Bagno a Ripoli, adesso Commisso spenderà 50 milioni di euro per costruire il centro sportivo che sarà il più grande di Italia. Dopodiché si passerà alla questione stadio: il proprietario di Mediacom si occuperà di individuare l'area giusta dove costruirlo (Mercafir in primo piano, ma Campi Bisenzio da non scartare) per poi far partire i lavori per il nuovo impianto. Sui costi ancora non possiamo sbilanciarci pienamente ma anche in questo caso possiamo fare una stima di spesa intorno ai 200 milioni di euro.
Restano 70 milioni di euro in sospeso rispetto a quel mezzo miliardo di cui abbiamo parlato all'inizio. E qui si ritorna a parlare di mercato: tra gennaio e giugno dell'anno prossimo questa potrebbe essere, euro più, euro meno, la cifra a disposizione dei dirigenti (oltre ai soldi derivati da eventuali cessioni) per portare a Firenze altri giocatori che siano funzionali alla creazione di una squadra competitiva. Sì perché alla fine c'è anche l'ambizione di Commisso di vincere qualcosa nei quattro anni che mancano prima che la Fiorentina possa giocare nel suo nuovo stadio.
Un piano ad ampio raggio e a largo spettro quello messo in atto dall'imprenditore italoamericano, che prevede un dispiegamento economico come mai si era visto da queste parti, nemmeno ai tempi dell'opulenza cecchigoriana prima che tutto sprofondasse in un terribile fallimento.
Il primo maxi investimento è stato quello fatto per acquisire il club: la cifra esatta ancora non è uscita ma si parla di 180 milioni di euro per convincere i Della Valle a cedere la società. Il primo mercato dell'era a stelle a strisce è stato un mercato chiuso sostanzialmente in parità, anche perché doveva arrivare la seconda, corposa, mandata di investimenti, quelli, per così dire, immobiliari. Acquisiti i terreni a Bagno a Ripoli, adesso Commisso spenderà 50 milioni di euro per costruire il centro sportivo che sarà il più grande di Italia. Dopodiché si passerà alla questione stadio: il proprietario di Mediacom si occuperà di individuare l'area giusta dove costruirlo (Mercafir in primo piano, ma Campi Bisenzio da non scartare) per poi far partire i lavori per il nuovo impianto. Sui costi ancora non possiamo sbilanciarci pienamente ma anche in questo caso possiamo fare una stima di spesa intorno ai 200 milioni di euro.
Restano 70 milioni di euro in sospeso rispetto a quel mezzo miliardo di cui abbiamo parlato all'inizio. E qui si ritorna a parlare di mercato: tra gennaio e giugno dell'anno prossimo questa potrebbe essere, euro più, euro meno, la cifra a disposizione dei dirigenti (oltre ai soldi derivati da eventuali cessioni) per portare a Firenze altri giocatori che siano funzionali alla creazione di una squadra competitiva. Sì perché alla fine c'è anche l'ambizione di Commisso di vincere qualcosa nei quattro anni che mancano prima che la Fiorentina possa giocare nel suo nuovo stadio.
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