David De Gea incontra Palladino. Credits: ACF Fiorentina
David De Gea incontra Palladino. Credits: ACF Fiorentina

Questo pomeriggio il giornalista de La Nazione Giampaolo Marchini, durante un collegamento con Radio Bruno, ha parlato di alcune situazioni presenti in casa Fiorentina. Questo un estratto delle sue considerazioni:

“Sono convinto che prima della partenza di Nico Gonzalez, dovrà arrivare Gudmundsson: sono dinamiche di mercato a cui ormai siamo abituati. La Fiorentina è una squadra che sta ripartendo, e per il momento sta crescendo bene. E’ vero che ancora servono alcune pedine del mercato, e credo che Palladino non abbia fatto niente di sconcertante nel farlo notare alla società: da entrambe le parti c’è stata una presa di coscienza. Il lavoro del tecnico giusto per adesso secondo me sta andando sulla strada giusta, è chiaro che con il mercato ancora aperto può succedere di tutto. La Fiorentina ha già fatto tante operazioni, ma che dal Ferragosto in poi ne faccia tante altre”.

“I problemi in difesa sono normali, non è facile passare da una difesa a 4 ad una a 3”

Ha poi commentato i problemi in difesa mostrati nell’amichevole contro il Friburgo: “Sicuramente la rosa è un po’ corta in difesa, e che la decisione di passare a tre abbia aperto determinate riflessioni. La Fiorentina in questo momento sta dando diversi segnali, ma dovremo sicuramente metabolizzare un cambio di passo: passare da 3 a 4 non è mai semplice, e cambieranno tante cose anche in avanti. Numericamente bisognerà capire se Palladino darà fiducia alle pedine che ha già in rosa, e penso in primis a Comuzzo: è già pronto per giocare nella sua Fiorentina?”. 

"De Gea a Firenze? Un segnale che la Fiorentina vuole mandare all'esterno"

Qualche parola anche per l’arrivo a Firenze di De Gea: “Palladino ha fatto un identikit perfetto dello spagnolo. Un giocatore che porta prima di tutto grande esperienza e tanto carisma, lo voglio vedere come un segnale della società all’esterno: la Fiorentina può ancora attrarre profili di un certo livello. Parliamo di un portiere che per anni è stato protagonista in Premier e non solo, secondo me è un innesto importantissimo per lo spogliatoio, che contribuirà anche a sistemare un reparto che in passato ha lasciato qualche perplessità”.

“Amrabat è perfetto per il gioco di Palladino. Kean ha dimostrato di esserci con la testa”

Ha poi concluso: “Amrabat potrebbe giocare anche a Parma e sarebbe veramente una grande sorpresa per tutti, sopratutto per quanto visto nelle ultime settimane. Per Palladino, ed il suo gioco, invece non sarebbe una sorpresa: piace molto al nuovo tecnico viola. Evidentemente ci sono aspetti che vanno contro la logica, ed evidentemente i due si sono trovati e piaciuti. Questo non significa che poi il marocchino resterà a Firenze. Kean? Per il momento mi ha dato buone sensazioni, sta confermando le sue qualità. Credo che sia davvero concentrato e centrato sul progetto della Fiorentina, e sulla voglia di riscoprirsi protagonista”.

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