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Questo pomeriggio il giornalista Enzo Bucchioni, durante un collegamento con Radio Bruno, ha commentato alcuni temi di casa Fiorentina. Questo un estratto delle sue dichiarazioni: 

“Quello che deve fare adesso la Fiorentina è capire come vuole giocare Palladino, anche se magari lo stanno gia facendo. Il problema è che ancora noi non lo abbiamo visto. Occorre dare una personalità ed un gioco alla squadra: in campo tutti devono sapere cosa fare in piena armonia. Meccanismi e identità che per il momento non si sono viste. Di chi è la colpa? Probabilmente del mercato tardivo, perchè sicuramente alcuni giocatori hanno faticato nell'inserimento, ma probabilmente anche dell'allenatore che non ha ancora toccato le corde giuste. Per fare un tipo di gioco i giocatori devono essere i primi a crederci, la sensazione è che la Fiorentina sia inizialmente stata una squadra un po' smarrita. Palladino ha sempre detto, e noi l'abbiamo detto tutti noi critici, la data limite deve essere il 15 settembre. Appena riparte il campionato non mi aspetto una Fiorentina magicamente trasformata, quello che chiedo sono di vedere almeno dei miglioramenti. Perchè quello che mi da fastidio è che nell'ultimo mese e mezzo di miglioramenti se ne sono visti pochi”.

“Il mercato è stato fatto in ritardo, sopratutto per quello che riguarda il centrocampo. E questo lo si è visto in campo”

Ha anche aggiunto: “Sicuramente il mercato in ritardo ha influito anche sul centrocampo, da sempre ritenuto il reparto piu importante: deve saper assistere gli attaccanti e fare da filtro per la difesa. Arrivando i giocatori negli ultimi giorni di mercato, nelle prime giornate queste due cose non si sono viste. Quando giochi a tre e il centrocampo non ti proteggi sono dolori, la squadra difficilmente riesce ad essere compatta. Dobbiamo ricordarci che ad un certo punto gli unici due disponibili erano Bianco e Mandragora: Bianco è stato ceduto in prestito, Mandragora non è mai stato un titolatissimo. I veri titolari sono arrivati negli ultimi giorni di mercato, e per questo servirà ancora qualche settimana per vedere la vera Fiorentina”.

“Kean ha sempre avuto le qualità del grande attaccante, aveva bisogno soltanto della giusta dose di fiducia. E a Firenze..”

Ha poi concluso parlando di Moise Kean: “Il suo inizio non è stato niente male: ha dimostrato che lui è un attaccante che i gol li ha sempre saputi fare. Va comunque ricordato che ha fatto il suo esordio in Serie A a 16 anni, e che è stato il primo millennial a segnare. Cosa vuol dire? Che il ragazzo le qualità le ha, e di certo non l ha perse con il passare del tempo. Negli ultimi anni sicuramente un po ci ha messo del suo, ma va sottolineato che non ha avuto la giusta fiducia. Io mi auguro che torni a segnare, e che si conquisti anche la maglia in nazionale. Kean mi pare sia uno che ha bisogno di sentirsi la fiducia della squadra, che gioca e da tutto per lui. E credo che a Firenze is possa creare la giusta alchimia. Da lui mi aspetto 15/20 gol”.

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