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E' vero che la Fiorentina non ha molte alternative. Ma forse, nell'ultimo periodo, un Ceccherini o un Ranieri ben motivati avrebbero potuto fare meglio di Pezzella. Purtroppo il capitano viola sta attraversando un momento di crisi, in cui è evidentemente poco lucido in campo. Ne sono una dimostrazione gli errori banali, che uno con la sua esperienza non dovrebbe commettere, e che invece stanno arrivando uno dopo l'altro. Il fallo di Bologna, l'espulsione per simulazione con l'Atalanta, lo svarione sul rigore di sabato: decisamente troppo. Urge allora un provvedimento, probabilmente, da parte di Iachini. D'altronde indossare la fascia non significa essere insostituibile, e allo stesso tempo è umano sbagliare o vivere un momento negativo. Per questo motivo, Pezzella ha bisogno di rifiatare, riflettere, tornare quello di prima. Una cosa che però si poteva magari fare ieri col Genoa, non certo a San Siro contro Lukaku e Lautaro o a Torino con Milenkovic e Caceres squalificati. Pezzella allora, salvo clamorosi arrivi dal mercato, sarà regolarmente in campo contro la Juve (non a Milano per squalifica). Nella speranza che l'argentino rimetta in ordine le idee e torni ad essere quello di prima. Perché purtroppo, e dispiace tanto dirlo, nelle condizioni attuali rappresenta solo un problema.


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