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Il mestiere del portiere è forse quello più difficile almeno su un rettangolo di gioco. Dal passare ad essere sugli scudi a finire sulla graticola ci vuole davvero un attimo. Però stavolta dobbiamo fare davvero i complimenti ad Alban Lafont perché è riuscito a fare una parata difficilissima che ha salvato il risultato e ha consentito alla Fiorentina di portare a casa i tre punti.

Il francese è da applaudire, in primo luogo, perché ha saputo dire di no a Caputo nonostante si trovasse a due passi dalla sua porta. In secondo luogo perché ha avuto una prontezza di riflessi fuori dal comune, considerata appunto la distanza di tiro, ma anche la velocità alla quale questo è arrivato verso la sua porta. Terzo fattore per il quale merita l'applauso: non è andato a respingere di piede come forse sarebbe stato più agevole, ma è andato giù alla velocità della luce ed ha saputo dire di no all'attaccante empolese, mettendoci le manone. Infine ha respinto sì la palla, ma ha saputo al contempo deviarla verso l'esterno e non rimettendola al centro, fattore non banale, considerate tutte le difficoltà del caso.


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