Gli ultras del Milan 'rispondono' alla Fiesole: "Alcune curve scrivono sentenze e porcherie sugli striscioni. Non c'è peggior infame di chi gode delle disgrazie altrui, aspettiamo giustizia"
Fiorentina-Milan di domenica scorsa, oltre a essere stata un'ottima vittoria sul campo per la Viola, è stata anche una serata pesante per il tifo rossonero. La Curva Fiesole ha esposto striscioni contro la Curva Sud Milano, dopo le vicissitudini che hanno visto coinvolto il tifo organizzato milanese. A distanza di dieci giorni, è arrivata una risposta.
“Infame chi gode delle disgrazie altrui, alcune curve paladine del mondo ultras”
Ecco alcuni estratti del comunicato della Curva Sud Milano: “Gli accadimenti che hanno coinvolto le due Curve di Milano son profondamente diversi: si è cercato di far passare l’idea che il patto di non belligeranza fra le Curve sia stato utilizzato come mezzo per fare soldi, peccato che sia un accordo storico siglato dopo il mundialito del 1983 per evitare di avere una “guerra” continua in città, in ogni dove, in qualsiasi momento della settimana tra milanisti e interisti. […] Non abbiamo MAI gestito parcheggi, non abbiamo MAI gestito baracchini, non abbiamo MAI gestito bar, non abbiamo MAI ricevuto e soprattutto preteso biglietti dalla società, non abbiamo MAI gestito cose al di fuori del mondo ULTRAS, non abbiamo MAI compiuto atti d’intimidazione o violenza per accaparrarci profitti derivanti da attività tangenziali all’ambiente stadio. […] Non rinneghiamo nulla di quanto fatto in questi anni, anzi lo rivendichiamo con orgoglio. Alle curve frequentate da mitomani senza dignità e a tutte quelle male lingue che si sono già erette a paladine del mondo ultras, scrivendo sentenze e porcherie varie su striscioni inerenti a questa vicenda, vogliamo ricordare che una persona è innocente fino al terzo grado di giudizio, e che non c’è peggior infame di chi gode delle disavventure altrui, senza soprattutto conoscere la realtà dei fatti e senza aspettare che la giustizia faccia il suo corso”.