Tesser: “Grande campionato della Fiorentina, i viola tra le rivelazioni della stagione. Palladino ha impresso la sua mentalità, la squadra gioca un calcio offensivo e propositivo. E col Cagliari..."

L’ex tecnico del Cagliari Attilio Tesser, intervistato da Tuttocagliari.net, ha presentato la sfida di domani tra i sardi e la Fiorentina di Raffaele Palladino toccando anche varie tematiche di casa viola.
Una gara importante e delicata tanto per i rossoblù quanto per i gigliati. Che partita sarà, a suo parere?
“Diciamo intanto che il margine di sei punti che hanno i sardi sul terzultimo posto in classifica rappresenta un discreto vantaggio, ma non può essere considerato pienamente rassicurante. Nelle ultime giornate non dovranno assolutamente calare la tensione e la concentrazione, perché le prossime partite saranno tutte tostissime ed estremamente combattute. La Fiorentina si sta giocando un piazzamento europeo e sta facendo un grande campionato. A mio parere è stata una delle rivelazioni della stagione, considerando che in estate c’era stato l’avvicendamento in panchina tra Italiano e Palladino ed erano cambiati anche molti giocatori. Ma il Cagliari ha bisogno di punti per mettersi al riparo da eventuali sorprese da qui a fine maggio. Sarà dunque una sfida interessante e, a mio giudizio, molto aperta e priva di eccessivi tatticismi. Entrambe le squadre metteranno in campo le loro qualità, che sono significative.”
Cosa dovrà temere più di ogni altra cosa il Cagliari nell’incrocio con i viola? Fagioli e compagni sanno essere molto minacciosi soprattutto dalla cintola in su…
“Palladino ha impresso la sua mentalità alla squadra, che gioca un calcio offensivo e propositivo. In più Kean sta vivendo l’anno della sua consacrazione in Italia. E la qualità a centrocampo è davvero tanta: da Mandragora a Cataldi, da Fagioli ad Adli. Il vantaggio della Fiorentina è quello di potersi esprimere con grande leggerezza e serenità mentale, grazie alla sua posizione in classifica. I viola sono, come si suol dire, in fiducia. Indubbiamente, come dicevo, il centrocampo e l’attacco dei toscani rappresentano le maggiori insidie per Mina e compagni. Palladino ha cambiato modulo e ha trovato degli equilibri solidi e virtuosi.”