Da oggi Italiano non va più messo in discussione, chi continuerà a farlo avrà scelto di non capire. Anche se temiamo che il futuro sia già segnato...
Da oggi Italiano non va più messo in discussione: noi la pensiamo così. Sono altri, casomai, a dover essere messi sul banco degli imputati se la stagione non sarà all'altezza delle aspettative. Perché questo allenatore, in questo momento, è un valore aggiunto. Lo dimostra la partita con la Lazio ma non solo, lo dimostra anche la compattezza del gruppo, la sua grinta, la voglia di non mollare mai nemmeno nei momenti in cui sarebbe facile cadere in tentazione.
Una Fiorentina portata al massimo delle potenzialità
Italiano ha portato, in questi anni, la Fiorentina al massimo delle proprie potenzialità, questa è la verità. E quando ha a disposizione calciatori in giornata, che fanno la differenza (Bonaventura, Gonzalez, Belotti, Arthur), i risultati si vedono. Sta tutta qui la differenza tra alcune partite andate dritte ed altre storte. Purtroppo questi calciatori, per età, per caratteristiche, per dna, non hanno 40 gare nelle gambe. E allora quando non ci sono occorrono sostituti all’altezza che non ci sono. Mandragora, Duncan, Nzola, Sottil, con tutto il rispetto non sono la stessa cosa.
Senza qualità vai poco lontano
Italiano ci prova, si arrabatta, ma senza qualità vai poco lontano. L’impianto di gioco, che c’è e fa la differenza, conta, ma poi contano i calciatori e i migliori in questi anni se ne sono sempre andati. Chiesa, Vlahovic, Torreira per fare i primi nomi che ci vengono in mente. Così accadrà sempre che la Fiorentina (come quest’anno) alternerà le proprie prestazioni e non potrà insidiare la zona Champions neanche se fosse allargata in virtù del ranking Uefa del nostro paese.
Ma che non si dia la colpa ad Italiano. Dopo lunedì sera, chi continuerà a farlo, avrà scelto di non vedere o di non capire. Commisso, che giustamente difende il suo operato, non rischi di farselo scappare, anche se temiamo che il futuro sia già segnato.