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Palladino Conference
L'allenatore Raffaele Palladino. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Vittoria importante della Fiorentina quella ottenuta in Conference League contro i ciprioti del Pafos, che avvicinano gli ottavi di finale della stessa competizione. Ovviamente per i viola sarà obbligatorio vincere, almeno, la prossima gara interna contro gli austriaci del Lask per raggiungere la qualificazione tra le prime 8, che vorrebbe dire risparmiarsi un turno ad eliminazione diretta il prossimo febbraio.

Insomma, ad un Campionato fin qui scintillante, si accoppia un’Europa positiva, nonostante il passo falso inaspettato e doloroso di Nicosia, di qualche settimana fa. Brusii, mormorii e qualche vera e propria critica serpeggiano, comunque, nella tifoseria e tra la stampa perché in Conference si starebbe soffrendo molto più del dovuto. 

A costoro che puntano il dito sull’eccessivo turnover messo in pratica da Raffaele Palladino in queste gare, voglio ricordare che uno dei motivi più importanti che stanno alla base del secondo posto in classifica ad un punto dal Napoli capolista della Serie A è proprio questo: l’aver fatto ruotare intelligentemente tutte le risorse della rosa. 

Se da una parte, infatti, è questo il segreto per gestire lo spogliatoio senza dover affrontare tristezze ed arrabbiature dei singoli (come ci ha raccontato Fulvio Collovati in una recente intervista esclusiva), permette anche di affrontare in maniera più fresca la competizione che quest’anno, per forza di cose, è la più importante: il Campionato! Lo dicono i numeri, la classifica e anche il fatto che stavolta in Conference ci sia il Chelsea che non permette i voli pindarici degli anni scorsi, a livello di ambizioni di vittoria della manifestazione.

E le alternative non sono affatto tutte da buttare. Ve ne cito, ad esempio, quattro di ieri sera che hanno garantito una prestazione assolutamente positiva. Cominciamo dalla difesa dove Pongracic, una volta che avrà riacquistato il ritmo partita al 100%, diventerà un potenziale titolare in più a disposizione di Palladino.

E, ancora, Parisi che ha vinto tutti i duelli, in maniera elegante, oltre che pratica, con il proprio dirimpettaio Joao Correia, salvo poi commettere un errore grave nell’azione del primo goal cipriota. Ma si può condannare il terzino sinistro ex Empoli per un solo errore in 90 minuti di match?

Bene ha fatto nuovamente Sottil che, in Campionato, inserito alla Robbiati (con caratteristiche, certo, tecniche e fisiche ben diverse), può spaccare tutte le partite a favore della Fiorentina negli ultimi 20-30 minuti.

E, poi, Martinez Quarta che, alla prima da titolare come centrocampista, ha tutto meno che demeritato, non soltanto per la rete realizzata.

Insomma, missione compiuta avendo risparmiati quasi tutti i titolari. Forse non le vinceremo tutte, ma di certo, fin qui, questo gruppo ci sta regalando tanta tanta gioia!

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