Tre colpi per rinforzare una squadra che si è rialzata ma che ha bisogno di una mano. Nel momento più difficile Palladino si riprende la sua Fiorentina
Nel momento più difficile e delicato Palladino si riprende la sua Fiorentina. Esattamente quella delle otto vittorie consecutive torna in campo all’Olimpico, anche se con qualche interprete diverso, allontanando i fantasmi dell’ultimo mese.
Un aggiustamento della squadra in campo, un Dodò in formato inizio stagione e Adli che tiene in mano il centrocampo. E poi una difesa quadrata con il ritorno di Pongracic, i reparti corti e quella cattiveria agonistica che era mancata nelle ultime settimane. Tutti che lottano su ogni pallone, tutti che si aiutano. Una serata da incorniciare, con il brivido finale e mezz’ora da cardiopalma, in un secondo tempo tutto in difesa, con le unghie e con i denti.
Il gruppo ha deciso da che parte stare
Una vittoria che riporta la Fiorentina in lotta per l’Europa che conta, che conferma Palladino sulla panchina, che ci regala corse e abbracci verso il proprio allenatore. Segno che il gruppo ha deciso da che parte stare, semmai qualcuno avesse avuto dei dubbi. Accade anche questo nel calcio. Che nel momento più difficile, una prestazione agonisticamente superlativa che riporti e riconsegni un po’ di normalità.
Classifica
I viola riagganciano il sesto posto (con una partita in meno) in classifica, hanno la possibilità battendo il Genoa di allungare ancora, spazzando via definitivamente i Tudor e i vari nomi che circolavano per la panchina, trovando probabilmente una nuova strada tattica che da adesso in poi sarà perseguita. Giocano tutti meglio in questo modo, Gosens compreso che a Roma ha regalato cross e allunghi da giocatore vero.
Mercato
Adesso gli ultimi giorni di mercato, tre colpi che arriveranno per rinforzare una squadra che oggi si è rialzata ma che ha bisogno di una mano. Lo dimostra il secondo tempo, gli uomini contati, la gestione della gara di Roma. Ma oggi va bene così. Vincere fa bene, in questo modo ancora di più.