Così si rischia di compromettere tutto. L'incubo che la Fiorentina deve scacciare via

Partite come quelle viste con il Parma non si possono accettare. Una squadra come la Fiorentina, che lotta per un piazzamento in Europa, non può arrivare dalle parti del portiere avversario due sole volte in una gara. Per giunta, giocata in casa. Palladino non crescerà mai come allenatore se non inizia a “mangiarsi” le formazioni che lottano per non retrocedere. Se un giorno volesse sedere sulle panchine più prestigiose, non può continuare a lasciare punti per strada - in casa - contro Monza, Venezia, Udinese, Torino eccetera.
Mai adagiarsi

E tantomeno il suo vice, Citterio, non può essere soddisfatto di un punto totalizzato contro una squadra che era venuta a Firenze con il palese intento di giocare per lo 0-0. Adagiarsi mai. Se - ribadiamo il condizionale - SE si vuole competere ad alti livelli. Altrimenti, va bene tutto. Ma qui non siamo a Monza. La porta inviolata con il Parma non è proprio un vanto, ecco.
Il rischio di compromettere tutto
Per qualcuno potrà sembrare un'analisi troppo dura, ma la realtà è che la Fiorentina rischia di compromettere l'ottimo lavoro delle ultime settimane. Quando non si ha “fame” di tre punti, succede questo. E qui ci va di mezzo anche Pablo Marì. “Il Parma è una grande squadra”, non ci sta bene caro. Sì, quello dei Crespo e dei Frey lo era, ma non certo quello che ha esonerato Pecchia perché rischiava la B e prende l'inesperto Chivu che fa 4/5 pareggi di fila.
Come dovrebbe prenderle un tifoso certe dichiarazioni? Almeno la decenza di ammettere: “Abbiamo giocato male, non eravamo in giornata”. Toh, andava bene anche un “ha piovuto tutto il giorno, il campo era pesante”. Così si provano ad evitare le figuracce post partita. Anche perché, se non fosse chiaro nello spogliatoio, a Firenze si sta molto attenti a certe dichiarazioni. La polemica è doverosa, quando si vedono prestazioni del genere.

Cancellare e ripartire
Adesso, RESET. Cancellare lo scempio di domenica e ripartire con più convinzione, coraggio, autostima (perché la squadra è forte!) per centrare la semifinale di Conference. Un traguardo che non può lasciare giocatori e e allenatore indifferenti. Il Celje ha già un piede e mezzo nella fossa, basta un passettino per volare a Siviglia. Mentre in Serie A… il discorso si è chiaramente compromesso con il pareggio del Franchi. Inutile fare la voce grossa a San Siro e poi non riuscirci a vincere: due punti fra Milan e Parma, schierando la miglior formazione possibile, non portano da nessuna parte. Non ci si crede che la sola assenza di Gosens fa crollare tutto il castello di carte. Ma come non è ammissibile che Zaniolo e Beltran non riescano, non a segnare, nemmeno a tirare in porta contro una squadra della Slovenia. E poi qualcuno si chiede perché il numero 17 non viene messo in campo nella partita dopo…
CREDERCI. Adesso, o mai più. Perché di questi 11/13 buoni (alcuni forti) giocatori ne rimarrà soltanto una parte a Firenze senza coppe. E nessuno, dal presidente al tifoso più scettico, vuole vedere una Fiorentina fuori dall'Europa. E' nel DNA viola. Oppure negli ultimi tre anni ci eravamo abituati troppo bene? Certi ragionamenti, non dovrebbero nemmeno essere pensati. Ma la realtà dice che la Fiorentina non riesce a fare gol al Parma. Parlano i fatti.