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Gino Infantino con la maglia viola. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com
Gino Infantino con la maglia viola. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com

Sarà pronto? Non sarà pronto? O sarà masochista Italiano a tener fuori appositamente un calciatore magari in grado di fare la differenza? Di sicuro nessuno conosce Gino Infantino meglio del tecnico, che pur non essendo un amante del lancio giovani, con l'argentino ha proprio chiuso i rubinetti: ultima apparizione, rivedibile, in Coppa Italia con il Parma dove parve piuttosto palesemente un pesce fuor d'acqua.

Da lì solo panchina, nonostante le tante e svariate assenze nel reparto. E ieri, per non disperderlo del tutto, il ritorno in campo al Viola Park con la Primavera di Galloppa. Che è un po' il contrario di ciò che dovrebbe accadere in un club dove si sbandiera la volontà di costruirsi il talento in casa: la tendenza dovrebbe essere ascendente, dal basso verso l'alto. Con il classe 2003 (non proprio uno alle primissime armi) invece si sta procedendo esattamente in direzione opposta.

 

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