Kean sarà la scelta giusta o la solita scommessa? Fiducia in Palladino, ma ci devono essere anche altri cambiamenti
Dopo l'ultima conferenza stampa della Fiorentina, primeggiata dal dg Alessandro Ferrari e il Responsabile di tutta l'area tecnica Daniele Pradè, ci era arrivato espressamente un messaggio chiaro e preciso, ovvero che sarebbe arrivato un grande attaccante, ovvero un profilo che finalmente avrebbe risolto il problema del gol che ci portiamo dietro dai tempi del dopo Vlahovic.
Ed invece ecco la sorpresa uscita dal cilindro della dirigenza: il grande attaccante è Moise Kean, giocatore della Juventus che in 20 partite, statistiche alla mano, quest'anno ha gonfiato la rete pari allo zero, 6 gol la stagione 22/23 e la stagione 21/22 5 gol , 13 gol massimo del suo score nel campionato francese nella stagione 20/21 , 2 gol nella Premier League nella stagione 19/20. E mi fermo qui. Questi non sono numeri da grande bomber che ti fanno fare il famoso salto di qualità e che possono cambiare le sorti di un campionato.
Siamo di fronte ancora una volta ad una scommessa?
L'anno scorso Kean ha avuto anche una serie di infortuni. Mi viene quindi da chiedermi: siamo di nuovo di fronte alla solita scommessa? Il solito calciatore da rilanciare? Personalmente mi sembrerebbe proprio di sì. Pare quasi che le scelte sbagliate fatte negli anni passati non abbiano insegnato niente. A questo punto mi chiedo: perché non puntare ad esempio su un giocatore come Andrea Pinamonti, che è andato in doppia cifra due volte in tre anni, oppure su Lorenzo Lucca che a Udine ha segnato 8 gol ed è migliorato molto soprattutto nella seconda parte del campionato? Perché puntare ancora una volta su un calciatore che non si cosa farà? E perché non cambiare rotta definitivamente ed uscire dal pantano del settimo/decimo posto scappando una volta per tutte dalla mediocre Conference League per puntare a qualcosa di più?
Mi auguro di essere smentito ma i numeri parlano chiaro per Moise Kean, il responso lo potrà dare soltanto il campo. Conservo un barlume di attendibilità nella dirigenza perché possa portare in viola un attaccante che abbia delle caratteristiche del centravanti che veramente serve alla Fiorentina.
Fiducia in Palladino, ma…
Voglio invece spendere due parole sul nostro mister Palladino. Parliamo di un allenatore preparato e competente, che io ho caldeggiato da mesi. Però, a dirla tutta, la sua conferenza stampa di presentazione, con le solite sviolinate sulla società e Firenze, mi è sembrata un po’ la fotocopia degli allenatori precedenti, quasi come se dovesse accettare quello che gli viene preso e tirare fuori il meglio dalla rosa attuale. Sicuramente Palladino dovrà recuperare giocatori come Sottil e Parisi, e indicare come riorganizzare a dovere il centrocampo. Tanti cambiamenti sembrano essere in arrivo, e per attuare questa piccola rivoluzione ho piena fiducia nel nuovo tecnico viola.
A proposito di cambiamenti: il Milan il prossimo anno avrà la sua squadra Under 23, mentre noi siamo ancora lì a fare giocare in Primavera i nostri ragazzi che a 20 anni non hanno così modo di elevarsi calcisticamente, restando in un campionato dal format obsoleto. Probabilmente quello che conta di più al momento per la società è la perdita degli incassi per lo stadio che è in via di ristrutturazione; ricordo che l'Atalanta sono due anni che gioca in uno stadio con soli 14000mila spettatori ed i risultati li ha ottenuti lo stesso. Mi ripeto per l'ennesima volta: ci vogliono i fatti e non parole. Firenze e la Fiorentina si meritano tanto altro, e vorrei soltanto che la dirigenza viola lo capisse.