Il grido d'allarme e le vie d'uscita proposte da Commisso lasciate cadere nel vuoto. E ora qualcuno dovrà leccarsi le ferite
E' passato quasi un anno da quando il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, in un'intervista rilasciata al Financial Times, all'interno della quale attaccò Juventus e Inter per il loro modo di operare sul mercato, per i bilanci e per i conti fuori controllo. Certo, lo fece a modo suo, ovvero utilizzando parole tutt'altro che politically correct, ma chi doveva recepire quei messaggi badò sicuramente più a queste, rispetto al contenuto, visto che per il numero uno viola arrivò il deferimento alla procura federale.
Ora uno tsunami rischia di travolgere la Juventus e il pensiero di Commisso non può che essere riletto da un’altra prospettiva.
Di spunti per trovare la giusta via d’uscita e di punti che sarebbero dovuti diventare fondamentali, il proprietario della Fiorentina ne aveva offerti diversi; dal rispetto dell’indice di liquidità per operare sul mercato, all’esigenza di una maggiore collettività all’interno della Lega. Niente da fare, il grido d’allarme è caduto nel vuoto e ora qualcuno dovrà leccarsi le ferite.