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Un centrocampo (quasi) da costruire da zero. Un grande acquisto che deve avere le famose tre C. Intanto c'è un unico cavallo di ritorno veramente da corsa


Il reparto nevralgico della nuova Fiorentina dovrà essere rimodellato e ricostruito partendo praticamente da zero. Visti gli (ovvi) mancati riscatti di due giocatori deludenti come Fernandes e Gerson, la probabile partenza del non funzionale Dabo, i dubbi riguardanti l’utilità nel gioco Montelliano di Benassi e visti i ritorni di Cristoforo, Eysseric e Saponara che sono serviti solamente per un po’ di turnazione nella International Champions Cup, le manovre in mezzo al campo dovranno essere giocoforza diverse.

Pradè ha appunto specificato, il giorno della sua presentazione, che è alla caccia di un regista che possa far girare la squadra e addirittura, nel post Benfica, ha annunciato la ricerca di “calciatori che non hanno paura ad entrare in stadi importanti”. Inutile dire che le famose “tre c” del centrocampista (contrastare, costruire, concludere) siano il mantra per mettere su una grande mediana.

L’unico cavallo (di ritorno) da corsa che ha in rosa la Fiorentina è Gaetano Castrovilli, il classico trequartista che sta imparando a fare la mezzala per un centrocampo di qualità. Il pugliese ha colpito tutti in queste settimane e potrebbe davvero essere una pedina importante nella batteria dei 5-6 centrocampisti di Montella. Il punto è che, fondamentalmente, il reparto più importante nella costruzione di una squadra in questo momento nella Fiorentina sta piangendo, aspettando i primi colpi annunciati ad agosto. (Giacomo Trambusti)

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